Contestazione di una omelia. Munus e ministerium

Munus e ministerium
Immagine da me realizzata con AI tramite www.deepai.org

Ho già anticipato (QUI) la risposta ai sofismi arzigogolati sulla differenza tra munus e ministerium, comunque qui approfondiremo la questione.

Lascio la parola all’omelia di Giorgio Farè, che così prosegue riguardo alla Declaratio.

Munus e ministerium secondo Giorgio Farè

«Qualora si volesse comunque considerare tale atto come giuridico esso risulterebbe nullo per diversi motivi che procedo elencare.

Nel testo della dichiarazione vengono usati due termini, il termine munus che ricorre due volte e il termine ministerium che ricorre tre volte. Il termine ministerium è quello usato da papa Benedetto XVI per identificare l’oggetto della sua presunta rinuncia. Cito:

“Declaro me ministerio episcopi Romae, successoris Sancti Petri, mihi per manus cardinalium die 19 aprilis MMV commisso renuntiare”.

“Dichiaro di rinunciare al Ministero di Vescovo di Roma, successore di San Pietro che mi è stato affidato per mano dei cardinali il giorno 19 aprile 2005”.

La norma di riferimento per la rinuncia al papato è contenuta nel codice di diritto canonico promulgato nel 1983 che nel canone 332 comma 2 riguardante l’abdicazione del Papa introduce la necessità di rinunciare specialmente al munus Petrino».

Obiezione

Faccio, prima di tutto, notare che è fuorviante limitare a questa parte iniziale la frase di rinuncia di papa Ratzinger. Infatti, essa immediatamente prosegue, senza soluzione di continuità:

“… ita ut a die 28 februarii MMXIII, hora 20, sedes Romae, sedes Sancti Petri vacet et Conclave ad eligendum novum Summum Pontificem ab his quibus competit convocandum esse”;

“… cosicché dal giorno 28 febbraio 2013, alle ore 20, la sede di Roma, la sede di San Pietro sarà vacante e da coloro a cui compete dovrà essere convocato il Conclave per eleggere il nuovo Sommo Pontefice”.

La frase nella sua interezza è sufficiente a cancellare qualsiasi altra interpretazione che non sia quella della effettiva rinuncia di Benedetto XVI al Pontificato. Infatti, essa palesemente dichiara vacante la Sede Apostolica e necessario il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice!

In ogni modo, analizzeremo meglio i termini usati di munus e ministerium, come vorrebbe Farè.