Giovedì Santo. La lavanda dei piedi

Don Enzo Greco, Omelia del 1995

Mettersi a servizio
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La terza cosa che si ricorda nel Giovedì Santo, quella che faremo tra poco, è la lavanda dei piedi. Gesù nell’Ultima Cena ha lavato i piedi. Chi è che lavava i piedi ai tempi di Gesù? Gli schiavi; e Gesù che cosa vuole dire con questo gesto? Dice Gesù: “Avete visto che cosa vi ho fatto?”. Tant’è vero che Pietro rimane colpito “Come, tu che sei il mio maestro, lavi i piedi a me?” e Gesù, avete sentito, si mette a servizio. Cosa vuole dire mettersi a servizio, è una parola grossa!

La lavanda dei piedi: mettersi a servizio

Guardate, la parola servizio per me che da 21 anni sono prete, vuole dire: o vivi egoisticamente, quindi pensi per te, o vivi per gli altri. Il primo servizio è questo: una scelta di campo, o a destra o a sinistra, o a nord o a sud; o per me o per gli altri. Poi, cosa comporta il servizio? Essere disponibili a condividere la vita materiale, i soldi, le cose che si hanno; essere disponibili a condividere amicizia e affetto con gli altri; essere disponibili a condividere l’intelligenza con gli altri.

Mettersi a servizio nella Chiesa

Per noi sacerdoti, oltre a queste cose come l’amicizia, le cose materiali, significa anche essere disponibili a dividere il Pane della fede; quindi non “la fede a modo proprio”. Se io sono sacerdote e ho la fede non la tengo a modo mio, la condivido, la predico, la spiego, cerco di farla capire; se ho un cuore come tutti gli uomini per amare, cerco di dare amicizia, di non essere chiuso in me stesso, di pensare per me; se ho una intelligenza e una cultura cerco di dividerla con gli altri, se ho del tempo lo condivido con gli altri, anche con quelli che ci vogliono male e ci fanno tribolare.

Questo vuole dire mettersi a servizio all’interno della Chiesa, molto semplicemente, o vivo per me o vivo per gli altri, ma per gli altri intendo non gli amici e basta, ma anche quelli che ci vogliono male. Gesù ha detto ai primi sacerdoti: “Volete essere grandi? Mettetevi a servizio”. Per noi sacerdoti la migliore carriera che si può fare è quella per la quale una comunità ci possa dire: “Il nostro prete è un amico perché ci dà tutto. Il nostro parroco vive tutti i giorni con noi, quello che è suo è anche nostro, ne partecipiamo tutti”. Questa è la più grossa ambizione che un prete possa avere, il resto non conta. Così ci ha insegnato Gesù.

Mettersi a servizio nella società

Infine che cosa vuole dire questo gesto della lavanda dei piedi? Voglio dire che queste cose bisogna farle non solo tra di noi cristiani, ma bisogna farle anche nella società. Se i politici avessero capito tutto questo e cioè che uno che fa politica o la fa per sé o la fa per il bene del prossimo, così ci ha insegnato Gesù… La fai per te? Non sei nella legge di Gesù; per il bene del prossimo metti a disposizione il tuo tempo, la tua intelligenza, le tue competenze, tutto quello che vuoi, tutto quello che hai. È una scelta di vita. Ecco cosa vuol dire vivere a servizio.

Se viviamo a servizio come nella lavanda dei piedi, come Gesù ci ha insegnato, non siamo più superbi, egoisti, ma semplici semplici, senza tanti grilli per la testa, vivendo questa splendida gioia. Guardate, vivere a servizio degli altri, cioè essere amici, dare il cuore, tutto, l’anima rischiare tutto quanto per gli altri, non c’è soddisfazione più grande e bella nella vita. Credetemi, Gesù ce l’ha insegnato bene questa cosa; lavare i piedi agli altri era umiliante, però era la cosa più bella. L’egoismo ci porta alla tristezza, alla morte, cioè il buio dentro come Giuda; l’altruismo, il dono, il servizio ci portano alla gioia.

Condividere la fede

Carissimi, su questa provocazione della lavanda dei piedi si gioca tutta la nostra vita di cristiani, anche la fede. Ma come si fa ad avere “la fede a modo mio”? Se tu hai fede la devi condividere con gli altri, come se hai soldi condividili con chi non ce l’ha; se hai il cuore e l’affetto condividili con chi ne ha bisogno; a maggior ragione la fede non è “fede a modo mio”, ma è fede di tutti, la devi servire per gli altri. Se tu la fede la tieni per te e non la porti anche agli altri che non ci credono, che cristiano sei? Non sei a servizio, sei soltanto per te.