In un precedente articolo (QUI) abbiamo parlato di fratello Cadfael, monaco benedettino erborista nella Shrewsbury del XII secolo, e di fratello Athelstan, frate domenicano, sacerdote e parroco, nella Londra del XIV. Invano cercheremmo oggi i monasteri o conventi inglesi, le chiese che, nella finzione romanzesca, furono di rifugio ai tanti derelitti dell’epoca. L’abbazia di Shrewsbury, fondata nel 1083 e importante meta di pellegrinaggi nel Tardo Medioevo per il fatto di custodire le reliquie di santa Winifred, ebbe veramente come abati Herbert, Radulfus e Robert, come ricostruito accuratamente dai gialli storici di Ellis Peters. Fu però abbattuta nel 1540 per ordine di Enrico VIII. I Blackfriars, il convento dei domenicani londinesi, fondato nel 1276, al quale nella finzione letteraria appartiene fratello Athelstan, fu distrutto per lo stesso motivo nel 1538.
Come, ce lo racconta efficacemente un altro ciclo di romanzi gialli storici, che ha per protagonista, questa volta, non un religioso, anzi un riformista sostenitore della politica di Thomas Cromwell consigliere del re Enrico VIII, l’avvocato Matthew Shardlake. Oltre ad essere giurisperito, Shardlake presenta un’altra particolarità: fin dalla nascita ha una malformazione alla schiena (è gobbo, si diceva ai suoi tempi). Questa deformità, che lo ha esposto agli scherni, lo ha estraniato dai coetanei; ma ha anche facilitato in lui lo sviluppo della vena di malinconia che gli è congeniale, e che lo rende sensibile alla sofferenza altrui.
Dissolution
I suoi sentimenti riformisti, quando veniamo a conoscerlo nel primo romanzo della serie, in italiano L’enigma del gallo nero (2003), si sono molto intiepiditi. La sua fede si è riempita di dubbi, anche se continua, per inerzia, a sostenere il protestantesimo. È però significativo il titolo originale di questo romanzo, titolo mal tradotto in italiano, perché in inglese suona Dissolution, «dissoluzione»: così era denominata la manovra di «scioglimento» dei monasteri e dei conventi ovvero la soppressione e l’incameramento dei loro beni per ordine di Enrico VIII; ma allude anche alla decadenza e corruzione degli stessi all’epoca della riforma.
Il romanzo di Ch.J. Sansom si colloca dunque, storicamente, al lato opposto dei romanzi della Peters; questi sono ambientati nel periodo in cui il monachesimo benedettino inglese è fiorente, sano e santo; il primo descrive invece un’epoca di «dissoluzione» che, quattro secoli dopo, contribuirà a portare i monasteri alla rovina. L’intervento di «dissoluzione» fu condotto dal 1536 al 1547, a partire dalle case religiose più piccole fino alle più grandi. Alla fine, della vita religiosa cattolica in Inghilterra non rimase traccia alcuna, con grave danno del patrimonio culturale e artistico inglese. Ma il danno fu anche dei poveri e dei malati che, accolti e accuditi seppure in modo insufficiente dalle istituzioni religiose, con la soppressione di queste furono totalmente abbandonati dallo stato.
La trama
Il primo romanzo della serie si colloca agli inizi di questa operazione, nell’autunno del 1537, quando l’avvocato Matthew Shardlake è inviato da Cromwell all’abbazia di Scarnsea per risolvere il caso di un inquietante omicidio che rischia di pregiudicare la celerità della «dissoluzione» dell’abbazia stessa; ma alla minacciata «dissoluzione» dell’antico monastero si accompagna la reale «dissolutezza» di costumi dei monaci, ben lontani ormai dalla santità degli inizi. Al primo orrendo delitto, naturalmente, se ne accompagneranno altri, e solo alla fine il protagonista arriverà alla soluzione dell’enigma, non senza grandi sofferenze. Gli sarà di inaspettato aiuto il monaco infermiere, fratello Guy. Questi, poi, ridotto allo stato laicale dalle leggi di «dissoluzione», riuscirà a mantenere qualcosa dello stato di vita precedente esercitando la professione di speziale, e infine di medico, valido supporto delle successive indagini dell’avvocato gobbo.
La serie
Il primo romanzo, infatti, non ha fatto altro che inaugurare una fortunata serie di romanzi, di cui i primi cinque, al momento, pubblicati in italiano (si sono aggiunti al primo La scomparsa del fuoco greco, 2004; Il segreto della torre di Londra, 2006; I sette calici dell’eresia, 2008; Cuore di cervo, 2010), che scandiscono la vita di Matthew Shardlake parallelamente a quella del crudele re Enrico VIII, moglie dopo moglie, fino all’ultima, Catherine Parr, l’unica che gli sopravvivrà e che contribuirà ad appoggiare la causa della riforma protestante in Inghilterra, mentre i consiglieri sorgono, raggiungono l’apice del potere e cadono, anch’essi uno dopo l’altro, Cromwell, Cranmer, Howard, Seymour…
La serie, in inglese, prosegue con due successivi romanzi, Lamentation (2014) e Tombland (2018), che ancora attendono di essere pubblicati in Italia. Poi l’autore si è interrotto, impegnato a combattere una lotta a quanto pare vittoriosa su una terribile malattia. Ha recentemente vinto il prestigioso Diamond Dagger della Crime Writers’ Association (CWA). I suoi gialli hanno avuto un adattamento radiofonico per la BBC.
I suoi romanzi costituiscono un grande affresco storico in cui si muovono personaggi convincenti in trame complesse anche se non sempre verosimili; ma l’attenzione del lettore deve pur essere captata con tutti i mezzi!
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