Non ci sarà più lo splendore dell’estate, ma il mare settembrino è pur sempre generoso di tanti doni.
Passato il gran caldo (o, almeno, il gran caldo di cui tutti si lamentavano), l’autunno ha fatto la sua comparsa anche sul mare, coccolandolo col suo tepore e rispecchiandosi in esso con nubi delicate. Certo, la sua specialità sono i boschi e la campagna, che si diletta di dipingere con i colori regali: oro, arancio, marrone dorato… un trionfo di colori. Sul mare ha la mano più leggera.
Il mare di settembre sa di infinito. La folla dei bagnanti si è diradata, solo veri appassionati persistono sulle spiagge. Il golfo, tranquillo, ci accoglie nel suo abbraccio. Il sole non brucia, emana un gradevole calore. La risacca ci accarezza leggermente, l’acqua è chiara, trasparente, tiepida.
Non ci vuole poi un gran coraggio ad immergersi in acqua e farsi un bagno rilassante; soltanto, bisognava averci pensato prima di iniziare la passeggiata, ed aver portato quel minimo che occorre: costume, telo da mare, e… basta: non occorre altro. Per questa volta, ci accontentiamo di entrare in mare solo con i piedi… ma la prossima no! Normalmente, qui il bagno si può fare fino a metà ottobre. Talvolta, fino quasi a novembre. Vedremo come si metterà la stagione, se tornerà un minimo di caldo o se le perturbazioni l’avranno vinta. Intanto, mi affido al poeta delle piccole cose, Giovanni Pascoli, per sognare un ponte d’argento gettato sull’orizzonte… c’era davvero, oggi, sul mare di Salivoli, lo potete vedere nella foto.
Mare (Giovanni Pascoli)
M’affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l’onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.
Ecco sospira l’acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un bel ponte d’argento.
Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?