
Allora, com’è il mare marzolino? Oggi, tempestoso, spazzato da un carducciano maestrale, in questo bizzarro e inusuale marzo in cui sta piovendo come in autunno, anzi, come in autunno le piogge torrenziali stanno facendo disastri in varie zone.

Meglio venir via subito, dopo aver controllato lo stato della spiaggia che, come il mese scorso, è ancora ben fornita di ghiaino: perché il mare marzolino, dispettoso, se lo potrebbe rubare.

E sotto il maestrale urla e biancheggia il mar… Ah già, il Carducci si riferiva all’11 novembre, invece siamo al 16 marzo…

Stiamo poi attenti a sdraiarci vicino alla riva: c’è da essere inzuppati!
Fiori di marzo

Ma la primavera, nella sua lenta avanzata verso l’inizio astronomico, procede inarrestabile. Ecco intanto pochi bacicci in una cascata di verde strisciante, un po’ indietro con la stagione.

Qui c’è il tarassaco o dente di leone, che a quanto pare insiste nel voler farci compagnia tutto l’anno.

Ecco inoltre l’aglio selvatico…

… C’è anche l’acetosella gialla. Davvero, la natura non finisce mai di stupire con la bellezza timida e splendida dei fiori di campo.

Ma cos’è quella distesa di neve in lontananza… No, sono le pratoline che in questo periodo danno il meglio di sé.

E gli alberi da frutta… tutto freme in attesa di una stagione più matura.
Aspettazione di Diego Valeri
L ‘albero nella bianca aria di marzo
è un nero segno di volontà chiusa.
Spia la nuvola ferma in mezzo al cielo
alto. Respira fondo, senza moto.
Dentro si ascolta: aspetta.
Vento di marzo di Elizabeth Roberts McDonald
L’oscura tempesta primaverile si alzò
da qualche riva dimenticata,
la pioggia batteva sulla mia finestra
la stessa melodia sopra e sopra,
e il vento, creatore di poeti,
singhiozzava alla mia porta.
«Dammi il tuo cuore», gridò,
«per soffiare di mare in mare,
per riempire di paura solitaria,
per schernire con gioia amara;
Dammi il tuo cuore; ti darò
il mio canto»…