Continua in Geremia il lamento di Dio per la malafede di Israele: dopo la caduta ci si può rialzare, dopo l’errore si può sempre tornare indietro, ma Israele no, persiste nella sua malizia, rifiuta di riconoscerla.
Malafede di Israele
Il profeta sembra qui riprendere l’immagine già usata da Isaia 1,3:
«Il bue conosce [in senso biblico: ama] il suo proprietario,
e l’asino la mangiatoia del suo padrone,
ma Israele non conosce
e il mio popolo non comprende».
Geremia confronta la sapienza mediante la quale gli uccelli del cielo riconoscono e osservano i loro tempi con l’insipienza di vita con cui il popolo di Dio misconosce il giudizio del Signore; questo, vantandosi di possedere la saggezza e di essere dalla parte del diritto… Sapienti, profeti, sacerdoti vivono nella menzogna.
8 4Tu dirai loro: «Così dice il Signore:
Forse chi cade non si rialza
e chi perde la strada non torna indietro?
5Perché allora questo popolo
si ribella con continua ribellione?
Persistono nella malafede,
rifiutano di convertirsi.
6Ho fatto attenzione e ho ascoltato;
essi non parlano come dovrebbero.
Nessuno si pente della sua malizia,
dicendo: Che ho fatto?
Ognuno segue senza voltarsi la sua corsa
come un cavallo che si lanci nella battaglia.
7Anche la cicogna nel cielo
conosce i suoi tempi;
la tortora, la rondinella e la gru
osservano la data del loro ritorno;
il mio popolo, invece, non conosce
il comando del Signore.
8Come potete dire: Noi siamo saggi,
la legge del Signore è con noi?
A menzogna l’ha ridotta
la penna menzognera degli scribi!
9I saggi saranno confusi,
sconcertati e presi come in un laccio.
Essi hanno rigettato la parola del Signore,
quale sapienza possono avere?
10Per questo darò le loro donne ad altri,
i loro campi ai conquistatori,
perché, dal piccolo al grande,
tutti commettono frode;
dal profeta al sacerdote,
tutti praticano la menzogna.
11Essi curano la ferita del mio popolo
ma solo alla leggera, dicendo: Bene, bene!
ma bene non va.
12Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli,
ma non si vergognano affatto,
non sanno neppure arrossire.
Per questo cadranno con le altre vittime,
nell’ora del castigo saranno prostrati» dice il Signore.