
Secondo la tradizione, la Casa della Madonna nel 1294 fu portata dagli angeli in volo in quello che oggi è Loreto. Il volo degli angeli avrebbe trasportato la Casa da Nazareth prima in Croazia, poi ad Ancona, poi in un bosco di Porto Recanati appartenente ad una signora Loreta, fino all’odierna collocazione: un terreno sulla pubblica strada di cui nessuno avrebbe potuto reclamare la proprietà.
Nel corso del Novecento si è fatta strada un’ipotesi storica su questa traslazione. Nel 1900 il vescovo di Lione annotò su un diario di aver ricevuto una confidenza da Giuseppe Lapponi, l’archiatra pontificio di papa Leone XIII, che avrebbe trovato negli archivi vaticani delle carte secondo cui una famiglia Angeli (o De Angelis), proprietaria di vasti possedimenti in Terra Santa, avrebbe organizzato nel 1291 la messa in salvo della Santa Casa da Nazareth prima che fosse distrutta dai conquistatori. Queste carte però non sono più riemerse dagli archivi vaticani. Altri studi storici sulla famiglia Angeli hanno però aggiunto altri elementi: la Santa Casa sarebbe stata smontata pietra per pietra e caricata su una nave al porto di San Giovanni d’Acri, da dove avrebbe raggiunto l’Epiro, in Grecia, allora feudo della famiglia. Da qui poi in nave sarebbe ripartita per l’Italia, verosimilmente come donazione degli Angeli alla Santa Sede.
L’autenticità della Casa
Le pietre provengono effettivamente dalla Palestina e sono dell’epoca, ed anche la tecnica che le unisce l’una all’altra le fa risalire alla Palestina di duemila anni fa, il che contrasta con l’ipotesi di uno smontaggio e riassemblaggio per mano umana. Si tratta in ogni caso, plausibilmente, delle tre pareti esterne della casa di Maria a Nazareth ricavata dall’interno di una grotta scoperta in loco dall’archeologo francescano toscano padre Bellarmino Bagatti nel 1955. Gli studi condotti tra il 1962 e il 1965 provano che la costruzione lauretana a tre pareti combacia con la sporgenza esterna della dimora scavata nella roccia a Nazareth. Un video QUI.
Santuario Mariano

Che la Santa Casa della Madonna l’abbiano portata in volo gli angeli fino a Loreto, come vuole la pia leggenda, o che sia stata trasferita via mare dalla famiglia De Angelis, come postulerebbe un resoconto di carattere maggiormente storico, fatto sta che a partire dal 1296 quello di Loreto è uno dei luoghi di culto più frequentati d’Italia. Fin dall’inizio del Trecento fu già meta di pellegrinaggi, anche per quanti seguivano la strada costiera diretti a S. Michele al Gargano oppure in Terrasanta. Il flusso nei secoli XV e XVI si ingigantì, fino ad indurre nel 1520 papa Leone X ad equiparare il voto dei pellegrini del Santuario di Loreto a quello di Gerusalemme.
Ma il vero valore delle reliquie o dei ricordi non è quello miracolistico. La Casa di Maria richiama l’annuncio dell’angelo, il sì della Vergine, l’umiltà dell’Incarnazione, i trenta anni di vita silenziosa del Falegname di Nazareth: offre, dunque, un forte incentivo alla meditazione.
Il Santuario di Loreto, si legge nel decreto della Congregazione del culto divino del 7 ottobre 2019, ha saputo illustrare «in modo eccellente, nel corso del tempo, non meno di Nazareth in Terra Santa, le virtù evangeliche della Santa Famiglia… Nella Santa Casa, davanti all’effige della Madre del Redentore e della Chiesa, santi e beati hanno risposto alla propria vocazione, i malati hanno invocato consolazione nella sofferenza, il popolo di Dio ha iniziato a lodare e a supplicare santa Maria con le Litanie lauretane, note in tutto il mondo. In modo particolare quanti viaggiano in aereo hanno trovato in lei la celeste patrona».
A Terni

A Terni, nella notte della vigilia della festività della Madonna di Loreto, che è molto sentita, è tradizione accendere un lumino e metterlo sul davanzale delle finestre, per aiutare gli angeli a trovare la strada per portare la casa di Nazareth a Loreto.
Il giorno della festa, il 10 dicembre, alle 6 di mattina una processione parte dall’antichissima chiesa di San Salvatore, dove si trova una statuetta mariana, e percoŕre il quartiere. Nella chiesa di san Pietro esiste l’affresco più antico della Madonna di Loreto.

La Madonna di Loreto… in kayak

All’interno della Casa di Maria a Loreto si venera una immagine della Madonna il cui originale risale al XIV secolo. È di questa statua la copia che il marchigiano Roberto Rabboni porta in pellegrinaggio via mare recandola in luoghi significativi.
La prima volta, nel 2014, Roberto portò in kayak una copia della statua circumnavigando l’Italia centromeridionale da Ancona ad Ostia e la donò a papa Francesco. La seconda volta, ne portò una copia da Ostia a Lampedusa e la lasciò al parroco dell’isola.
La terza volta, Roberto con i suoi amici ha costeggiato l’Italia, stavolta quella centrosettentrionale, prima da Marina di Montemarciano (Ancona) a Trieste (217 miglia marine equivalenti a circa 402 km), poi da Passoscuro a Ventimiglia (334 miglia = 618 km circa). Quando il mare non lo ha consentito, il gruppo ha compiuto il percorso in bici. Il percorso totale è stato di 1.423 km tutti effettuati a forza di braccia (col kayak) o di gambe (con la bici) – in poco più di un mese. Una bella impresa, che quest’anno ha attraversato anche Piombino!
Un articolo sull’iniziativa QUI.