La Madonna del Rosario (7 ottobre)

Arles, chiesa di Notre-Dame-la-Major.
Di Finoskov – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=26036321

La venerazione della Madonna del Rosario, sviluppatasi particolarmente dopo la Controriforma, è una delle forme attraverso le quali la Chiesa cattolica onora e prega la Beata Vergine Maria.

La festa viene celebrata il 7 ottobre in quanto istituita da Pio V come Madonna della Vittoria a ricordo della vittoria di Lepanto (1571) della Lega Santa (Spagna, Venezia e Stato della Chiesa) contro l’impero turco, ma Gregorio XIII la trasformò in festa della Madonna del Rosario in quanto i cristiani avevano recitato il S. Rosario prima della battaglia. L’iconografia è ripresa da quella, più antica, della Madonna della Cintola, raffigurando il gesto con cui Maria porge qualcosa ai fedeli.

Il rosario

Corona del rosario
La corona del Rosario. Di Europeana staff photographer – Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=40912467

Il rosarium / rosario acquista un significato religioso da partire dal XIII secolo quando viene ad indicare le preghiere mariane che formano come una corona di rose offerta alla Vergine. Nel Duecento, i cistercensi elaborarono, a partire da questa collana, la preghiera che chiamarono rosario, dato che la comparavano a una corona di rose mistiche offerte alla Vergine.

Il rosario è una preghiera contemplativa a carattere litanico di fondamento profondamente biblico.

Fu diffuso dalle confraternite del Santo Rosario fondate dal domenicano Pietro da Verona (1205- 1252).

Madonna del rosario
La Madonna del Rosario e i 15 misteri. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=7612340

La versione integrale della preghiera del rosario prevede la contemplazione di 15 misteri e quindi la recita di 150 Ave Maria, numero corrispondente ai 150 salmi che costituiscono il Salterio: è il Salterio dei poveri. L’aggiunta, nel 2002, dei cinque misteri «luminosi», lo ha portato a 20 poste e quindi a 200 Ave Maria, facendo però perdere la voluta antichissima analogia con i 150 salmi della Bibbia.

Dai «Discorsi» di San Bernardo, abate

(Disc. «De acquaeductu»)

«Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1, 14); venne ad abitare particolarmente nei nostri cuori per mezzo della fede. Divenne oggetto del nostro ricordo, del nostro pensiero e della nostra stessa immaginazione.
     Se egli non fosse venuto in mezzo a noi, che idea si sarebbe potuto fare di Dio l’uomo, se non quella di un idolo, frutto di fantasia?
     Sarebbe rimasto incomprensibile e inaccessibile, invisibile e del tutto inimmaginabile. Invece ha voluto essere compreso, ha voluto essere veduto, ha voluto essere immaginato. Dirai: Dove e quando si rende a noi visibile? Appunto nel presepio, in grembo alla Vergine, mentre predica sulla montagna, mentre passa la notte in preghiera, mentre pende sulla croce e illividisce nella morte, oppure mentre, libero tra i morti, comanda sull’inferno, o anche quando risorge il terzo giorno e mostra agli apostoli le trafitture dei chiodi, quali segni di vittoria, e, finalmente, mentre sale al cielo sotto i loro sguardi.
     Non è forse cosa giusta, pia e santa meditare tutti questi misteri? Quando la mia mente li pensa, vi trova Dio, vi sente colui che in tutto e per tutto è il mio Dio. È dunque vera sapienza fermarsi su di essi in contemplazione. È da spiriti illuminati riandarvi per colmare il proprio cuore del dolce ricordo del Cristo.