Viaggio nella Bibbia. La vicenda di Dinah: lo stupro

Lo stupro
Sichem rapisce Dinah. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=7878443

Una rilettura successiva di quanto narrato in Genesi 34 ha cura di sottolineare che l’azione di Simeone e Levi era giustificabile con le leggi del Deuteronomio, in quanto Sichem era un Hivveo (v. 2) e quindi soggetto alla legge dello Cherem (Deuteronomio 20). In secondo luogo, Hamor offre un invito aperto al matrimonio misto: «Sposatevi con noi; dateci le vostre figlie e prendete per voi le nostre figlie» (v. 9), ripetuto altre due volte nel racconto (vv. 16 e 21). Quindi, qualsiasi alleanza con Sichem avrebbe violato i dettami del Deuteronomio:

«Quando il SIgnore, il tuo Dio, ti avrà introdotto nel paese in cui stai per entrare e prenderne possesso, e avrà scacciato davanti a te molte nazioni: gli Hittei, i Ghirgasei, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei, sette nazioni molto più grandi di te— e il Signore tuo Dio te li consegna e tu li sconfiggi, li devi condannare alla distruzione: non concedere loro termini e non dare loro quartiere.

Non ti sposerai con loro; non dare le tue figlie ai loro figli e non prendere le loro figlie per i tuoi figli»

(Dt 7,1-3; cfr. anche Dt 20,17).

Anche il seguente saccheggio della città e il sequestro di donne e bambini rispecchia le leggi deuteronomiche (Dt 20,13-14):

«e quando il Signore tuo Dio te lo avrà dato nelle mani, passerai a fil di spada tutti i suoi maschi. Potrai però prendere come bottino le donne, i bambini, il bestiame e tutto ciò che è nella città, tutto il suo bottino, e goderti il ​​possesso del bottino del tuo nemico, che il Signore, il tuo Dio, ti dà».

L’inserimento di un nuovo elemento: lo stupro

Per aggiungere una giustificazione ancora più forte che non il semplice appello alle leggi deuteronomiche, a questo punto dello sviluppo del racconto si volle aggiungere uno specifico casus belli: l’incirconciso Sichem aveva violentato Dinah, profanando lei e con lei tutta la famiglia di Giacobbe, trattenendola per giunta con la forza nella sua casa. Così che non vi era più soltanto la teologia della conquista a giustificare l’eccidio dei sichemiti, ma anche un motivo di vendetta per lo stupro di una sorella.

Una tensione fondamentale

In questo modo,la storia del testo ci dice come attraverso le sue successive attualizzazioni ogni generazione di lettori / redattori ha compreso le tradizioni originali rivisitandole a seconda delle proprie sensibilità e problematiche. Una tradizione che inizialmente non suscitava problemi, quella di un matrimonio esogamico, diviene successivamente motivo di tensione perché non appare più giustificabile ma contrastante con le leggi che lo vietano (Deut 7,3). Inoltre: bastava la semplice circoncisione per rendere qualcuno ebreo (Gen 17,10)? Gli abitanti di Sichem sarebbero diventati ebrei religiosamente attraverso la circoncisione, ma vengono ugualmente sterminati da Simeone e Levi perché non sono ebrei di etnia.

I primi strati di formazione del testo non si pongono problemi riguardo alla conversione attraverso la circoncisione e non terminano con l’uccisione ma con il matrimonio. Gli strati successivi, al contrario, vedono la circoncisione come una farsa e la reinterpretano come uno stratagemma, aggiungendo il massacro degli abitanti e il saccheggio della città come adempimento del comando di Dio di eliminare i nativi del paese. La redazione finale, trovando motivo di disagio nel massacro di persone che hanno accettato la circoncisione, inserisce lo stupro per giustificare l’eccidio come un atto di vendetta.

Riletture successive

Tanto è avvenuto mentre si formava il testo del capitolo 34 di Genesi,cioè in piena fase di sviluppo della rivelazione scritta. Il testo biblico è adesso fisso e intoccabile per i lettori. Ma le interpretazioni sono proseguite.

Il problema infatti divenne scottante nel periodo ellenistico, quando Israele si era disperso nel bacino del Mediterraneo e molti pagani erano stati attratti dall’elevatezza morale della loro religione. L’idea che i gentili potessero convertirsi al giudaismo attraverso la circoncisione acutizzò il problema di ciò che Simeone e Levi avevano fatto: non stavano forse massacrando membri del popolo di Dio?

I Testamenti dei Dodici Patriarchi

Testamenti dei Dodici Patriarchi (apocrifo del II secolo a.C.) rendono esplicito questo problema nel Testamento di Levi (6,3-8):

«Mi consigliai con mio padre e con mio fratello Ruben di far circoncidere i figli di Camor, perché ero pieno di zelo per l’abominio che avevano commesso contro mia sorella. E io ho ucciso per primo Sichem, e Simeone ha ucciso Hamor. Poi, quando arrivarono i fratelli, passarono la città a fil di spada. Udito ciò, il padre si adirò e si addolorò perché erano stati circoncisi e poi erano morti. E con le benedizioni ci ha trascurato».

In questo testo Giacobbe non è più  turbato per paura di ritorsioni, ma perché, circoncidendosi, i Sichemiti erano diventati ebrei e non dovevano essere uccisi. Allo stesso tempo, il testo addolcisce la punizione di Giacobbe nei confronti dei due fratelli: non li maledisse, disse Levi, ma semplicemente non li benedisse.

Il LIbro dei Giubilei

Da parte sua, il Libro dei Giubilei, più o meno dello stesso periodo, adotta la strategia opposta e nella sua rivisitazione omette del tutto il motivo della circoncisione:

«Dina, figlia di Giacobbe, fu portata con la forza nella casa di Sichem, figlio di Hamor l’Eveo, governatore del paese. Giaceva con lei e la contaminava. Adesso era una ragazzina, dodici anni. Pregò suo padre e i suoi fratelli che gli fosse data in moglie. Giacobbe e i suoi figli erano adirati contro i Sichemiti perché avevano contaminato la loro sorella Dina. Parlavano con loro in modo ingannevole, agivano con astuzia nei loro confronti e li ingannavano.  Simeone e Levi entrarono inaspettatamente a Sichem e inflissero una punizione a tutti i Sichemiti. Uccisero ogni uomo che vi trovarono. Non hanno lasciato assolutamente nessuno dentro. Hanno ucciso tutti in modo doloroso perché avevano violentato la loro sorella Dinah» (Giub 30,2-4).

Il libro dei Giubilei continua affermando che questo dovrebbe servire da lezione ai gentili affinché non violentino le ragazze ebree, e anche, agli ebrei, di non permettere alle loro figlie di sposare i gentili. Infatti, nei versetti successivi, Giubilei arriva al punto di suggerire che Levi erediti il ​​sacerdozio a causa di queste sue azioni zelanti.

Giuseppe Flavio

Circa due secoli dopo, Giuseppe Flavio elimina del tutto l’elemento circoncisione della storia nella sua rivisitazione ( Ant. Jud. 1.337-340). Anche lui si concentra sullo stupro. È ironico che proprio il primo elemento della storia – la circoncisione di Sichem – venga eliminato a favore dell’ultimo elemento che vi fu inserito, lo stupro.

Tutto molto interessante. Ma intanto qualcuno pensa a Dinah? Nessuno si preoccupa dei suoi sentimenti?