Lettura continua della Bibbia. Giosuè: lo sterminio dei Cananei

Lo sterminio dei Cananei
Foto di Moshe Harosh da Pixabay

Ricapitolando: la conquista di Canaan è stato oggetto di controversie nell’antico Israele nel corso delle generazioni. Diversi passi, appartenenti a tradizioni diverse, propongono una variegata gamma di giustificazioni del fatto che lo sterminio dei Cananei non si sia verificato come presentato dall’insieme del libro di Giosuè, ma che essi siano rimasti a lungo sulla terra insieme ad Israele.

La rappresentazione di Esodo 23,29-30, ad esempio, è in netto contrasto con l’immagine idealizzata di rapide conquiste raffigurate nelle sezioni deuteronomiche del libro di Giosuè, da cui deriva la concezione popolare dello “sterminio dei Cananei”. Concorda invece con i resoconti forniti negli strati più antichi di Giosuè e Giudici, secondo cui c’erano molti territori dai quali gli Israeliti non furono in grado di espellere i Cananei, e il paese nel suo insieme fu occupato solo gradualmente… 

Giustificazioni del mancato sterminio

La storia della completa conquista di Giosuè è una fantasia su un passato che non è mai esistito. Evidentemente, a un certo punto, l’obiettivo di completare la conquista fu abbandonato.

La necessità di spiegare la permanenza dei Cananei e di altri popoli nella terra, fino alla fine del periodo monarchico, generò una ridda di spiegazioni:

  • L’assenza di abitanti avrebbe pregiudicato l’insediamento stesso di Israele;
  • Israele peccò e fu punito;
  • combattere i Cananei sarebbe stato incoraggiante per il popolo;
  • i Cananei misero alla prova la fede di Israele;
  • i Cananei erano troppo forti per essere conquistati;
  • la permanenza dei Cananei permise ad Israele di addestrarsi nella guerra;
  • il lavoro dei Cananei fu utile per i primi monarchi di Israele.

Pertanto, la giustificazione ecologica secondo cui la piccola popolazione degli Israeliti invasori non sarebbe stata in grado di colonizzare l’intera terra, lasciandone gran parte agli animali selvatici (Esodo 23,29-30), è solo una delle tante giustificazioni per la mancanza di una rapida e completa conquista della terra.

Un processo di idealizzazione

Rimane, sotto le diverse tradizioni, il fatto storico della permanenza dei Cananei. Non ci si scandalizzi della discordanza con quanto affermato in generale dal libro di Giosuè: il tono di questa grandiosa narrazione è epico, e come tutta l’epica utilizza un linguaggio enfatico e immagini ed affermazioni esagerate. Bisogna comprendere i diversi generi letterari di cui fa uso la Bibbia per poter dare ad ogni testo il valore che ha. Si ricordi che la verità della Bibbia è tutto quello che serve propter nostram salutem, per la nostra salvezza, e non per fare di noi degli storici o degli scienziati. Ci può anche risultare arduo pensare che il quadro dello sterminio dei Cananei sia frutto di una idealizzazione: bella idealizzazione, direte voi. Eppure, risponde al bisogno di rappresentare un popolo reso puro da ogni contaminazione… Assumiamo l’idea in questo senso, e pensiamo ai rischi di una lettura fondamentalista che prende alla lettera ogni frase biblica anche ritagliandola dal contesto.