Parola Sapienza Spirito. Una realtà inesprimibile: il linguaggio per analogia

Linguaggio per analogia
Foto di Vicki Hamilton da Pixabay

Forse noi sbagliamo nella troppa familiarità con la prima Persona che chiamiamo Padre.

Noi siamo abituati nel nostro immaginario a pensare a Dio Padre come a un vecchio con la barba bianca, visto che lo chiamiamo Padre, ma non è così; anche lui è solo Spirito. Non è che non si possa usare questa espressione, Gesù stesso ha insegnato a chiamarlo Padre, ma non ce lo dobbiamo immaginare con lo scettro seduto sul trono e con i capelli lunghi e la barba bianca.

Diamo tanto per scontate certe immagini che invece sarebbero proprio da mettere in crisi. Dobbiamo invece sempre tener presente che si parla solo per analogia, e che Dio è più di tutto quello che possiamo immaginare sulla base dell’esperienza umana.

Dio è padre ma è anche madre, è sposo, è amico, è tutto e di più perché se fosse esprimibile non sarebbe Dio: vorrebbe dire che è riducibile al nostro livello.

Linguaggio per analogia

A proposito di questo linguaggio per analogia con l’esperienza umana, vi cito un aneddoto riportato da C.S. Lewis il quale aveva conosciuto una famiglia che riteneva che la figlia dovesse essere cresciuta in una giusta prospettiva religiosa, in modo elevato, quindi snobbando le rappresentazioni di Dio nelle forme più popolari, più devozionistiche, della religione, per cui con questa bambina insistevano sul fatto che Dio non ha una forma, non ha una figura ma è una Sostanza, è una pura Sostanza – il che è anche vero.

Parlando con questa ragazza da grande, C.S. Lewis seppe che lei alla fine si era resa conto che si era comunque rappresentata Dio in un qualche modo, perché ciò era inevitabile. Solo che, essendo Dio pura Sostanza, se lo era rappresentato come un enorme budino di tapioca – e oltretutto la tapioca non le piaceva affatto! Quindi non si rappresentava Dio ingenuamente come un vecchio con la barba bianca, ma era arrivata ad immaginarselo come un enorme budino di tapioca…

Comunque non volevo certo dire che non dobbiamo concepire Dio come Padre: l’espressione è scritturale; è inevitabile che noi in qualche modo ce ne facciamo un’idea figurativa, però magari non immaginiamocelo proprio come un vecchio patriarca. Il Figlio è si è incarnato, quindi si fa presto a raffigurarlo: è uno di noi. Invece se il Padre è già difficile da immaginare, a maggior ragione è più difficile raffigurare lo Spirito Santo che ci rendiamo presente nella nostra immaginazione come una colomba, e una colomba certamente non è; non è fuoco; non è vento, però sono tutti modi di dire l’Indicibile.