Lettura continua della Bibbia. L’articolazione del Salterio

L'articolazione del Salterio
Salterio di Stoccarda (IX secolo) – Cod.bibl.fol.23: Miniatura 108r. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=38769427

L’articolazione del Salterio, di tipo redazionale, è abbastanza chiara: probabilmente per analogia con il Pentateuco, il Salterio è diviso in cinque parti,  ognuna delle  quali è riconoscibile perché termina con una dossologia (breve testo di lode):

1) Salmi 1-41

2) Salmi 42-72                                                                                                     

3) Salmi 73-89

4) Salmi 90-106

5) Salmi 107-150.

Tuttavia, questa suddivisione (vedere QUI) è irrilevante ai fini dell’interpretazione  del  Salterio,  in  quanto  non vi  è progressione  logica fra le  varie  parti. 

Esistono,  invece,  altri  elementi  che  permettono di risalire a collezioni almeno in parte omogenee; sono pochi i salmi che esulano da tutte queste raccolte.

Collezioni di Salmi

A) Il Salterio contiene tre raccolte davidiche, due delle quali  nella prima e più antica parte del Salterio stesso. I salmi davidici sono per lo più suppliche.

B) Raccolte levitiche, anch’esse nella prima parte del Salterio: dei figli di Core e di Asaf.

C) Raccolte alleluiatiche, in numero di quattro, che occupano la parte finale del Salterio.

D) Salmi del Regno (93-99).

E) Salmi di pellegrinaggio (120-134).

Vediamone più in particolare la distribuzione nel Salterio.

Salmi di Davide: collezione jahvista (3-41)

Dopo  i salmi 1 e 2, che si possono considerare introduttivi, un primo blocco  è costituito  dai  salmi  3-41 che vanno sotto il nome di “salmi di Davide” perché tutti, tranne il 33, por-tano nel titolo la menzione di Davide. In questo blocco il nome più usuale di  Dio  è JHWH (272 volte,  contro le 15 di Elohim). Sono detti anche “Salmi-Io” perché rappresentati in prevalen-za da suppliche individuali.

Salmi di Davide: collezione elohista (42-89)

Ancora più imponente è la cosiddetta collezione elohista (salmi 42-89),  così  chiamata  senza  alcun  riferimento  all’omonima  fonte del  Pentateuco:  l’espressione  indica solo che  in  questi  salmi è normalmente usato il nome comune Elohim (207 volte contro le 74 di JHWH) . Al suo interno questa collezione contiene altre suddivisioni, perché:

a)  alcuni salmi sono attribuiti ai figli di Core (42-29 + 84-85 + 87-83); sono corali levitici centrati sul tempio e su Gerusalemme;

b) altri ad Asaf (50 + 73-33);

e) altri ancora a Davide (51-65 + 68-70). Alcuni critici la considerano la raccolta più antica.

Salmi Jhwh malak (93-100)

I salmi 93-100 costituiscono il salterio “JHWH malak” = “JHWH regna”.

Secondo salterio di Davide (101-110 + 138-145)

 I salmi 101-110 sono chiamati il “secondo salterio di Davide” insieme ai salmi 138-145 (seconda collezione davidica).

Salmi delle ascensioni (120-134)

Un raggruppamento intenzionale di salmi sembra essere anche quello dei “salmi delle ascensioni” o “graduali”, da 120 a 134, collegabili con i riti di pellegrinaggio al tempio di Gerusalemme.

Salmi sapienziali (111-112)

I salmi 111-112 sono due salmi alfabetici sapienziali.

Salmi hallelujatici

I gruppi 113-118;  135-136;  146-150 costituiscono i tre Hallel.

Nei salmi da 90 a 150  il nome di JHWH è menzionato 339 volte, Elohim solo 7 volte.