Una giornata d’eccezione per i bambini di tutta Piombino che frequentano il catechismo, tutti presenti insieme all’arrivo… sì, l’arrivo dei Magi alla Madonna della Neve. Come da tradizione popolare, uno dei Magi era biondo (benché incanutito, adesso); uno olivastro, siriano; e uno nero, nigeriano, a significare l’universalità della salvezza. Per quanto riguarda questa pluralità etnica, si tratta di una specificazione aggiunta nel Medioevo al racconto evangelico, che parla solo genericamente di provenienza “dall’Oriente”, quindi, probabilmente, dalla Persia, dalla cui lingua deriva la parola che li designa.
L’arrivo dei Magi
Grazie alla disponibilità di queste tre persone, per i bambini delle varie parrocchie di Piombino la mattina dell’Epifania ha potuto offrire un incontro tutto particolare, alla Madonna della Neve, quello con i Magi e la loro stella. I Magi hanno fatto il loro ingresso in chiesa al seguito di una stella vivente, che li ha condotti a presentare i doni, oro, incenso e mirra, davanti al Signore.
Come i Magi hanno portato dei doni, guidati dalla stella, una stella buona, quella giusta (che è quella giusta si comprende dal fatto che fa mettere l’uomo in cammino), anche i bambini hanno posto ai piedi di Gesù bambino i loro pensieri, le loro preghiere, ognuna collocata in uno scrigno contenente il dono che i magi hanno portato durante l’ offertorio ai piedi dell’altare. Un biglietto rosso (Sono preoccupato per…) nel contenitore della mirra, uno verde (Mi impegno a…) in quello dell’ incenso e uno giallo in quello dell’ oro (Signore ti prego per…).
Così i bambini hanno potuto confrontarsi con le loro paure, i loro desideri e i loro impegni, e deporli ai piedi del Bambino Gesù insieme ai doni dei Magi. Al termine, i Magi hanno portato ai bambini dei piccoli doni, caramelle accompagnate da una frase: un ricordo per una intensa giornata.