Il termine che indica l’arca di Noè, tebah, si trova solo nel racconto del diluvio e in Es 2,3.5 ove indica la cesta di giunchi, spalmata di pece e bitume, in cui fu esposto il piccolo Mosè sulle acque del Nilo.
Data l’analogia con la cesta di Mosè, secondo alcuni esegeti qui si tratterebbe originariamente di una imbarcazione circolare, a forma di cesta, fabbricata con vimini intrecciati e spalmati di pece e di catrame, usata ancora oggi sul Tigri. Il legno di gofer con cui viene fabbricata l’arca,non meglio identificato, viene collegato con il giparru sumerico-accadico, una specie di cespuglio. Potrebbe tradursi con vimini, oppure, come fa il Midrash, con cedro.
La salvezza dell’umanità
Il Midrash ragiona sui vari particolari del testo. Ad esempio, perché Dio ordina a Noè di costruire un’arca con legno di cedro (così il midrash traduce la parola gofer) quando avrebbe potuto salvarlo portandolo in cielo, oppure pronunciando una sola parola? Ecco una interessante risposta.
Midrash: il perché dell’arca
Vieni e rifletti perché Dio disse a Noach di costruirsi un’arca.
Affinché la gente lo vedesse occupato (con la costruzione dell’arca) e facesse penitenza.
Forse Dio non poteva salvarlo con la sua parola? o facendolo salire al cielo? Perché gli ha detto: fatti un’arca?
Disse Dio: «Dal momento che gli dico “Fatti un’arca di giunco” egli se ne dovrà occupare, dovrà tagliare cedri; allora andranno da lui e gli chiederanno: “Noach, cosa fai?” Ed egli risponderà: “Un’arca, perché Dio ha intenzione di far venire un diluvio sulla terra”. E gli uomini udendo ciò faranno penitenza».
(Midrash Tanchuma 58:5)
L’arca di Noè: le misure
Le dimensioni dell’arca, 300 cubiti (156 metri) di lunghezza per 30 cubiti (15,50 metri) di altezza per 50 cubiti (26 metri) di larghezza, danno un volume di 60.000 metri cubiti, quasi pari a quello del duomo di Colonia. Non dobbiamo chiederci se una imbarcazione del genere avrebbe potuto ospitare esemplari di ogni razza di animali esistenti sulla terra (solo i fondamentalisti lo fanno), ma quale sia il significato dell’episodio.
Molto ben fatto è l’episodio del diluvio nel film di John Huston La Bibbia (1966), in cui lo stesso regista recita la parte di Noè. QUI trovate l’Incipit del film, doppiato in italiano dalla splendida voce di Arnoldo Foà.