Viaggio nella Bibbia. L’avventura di Abramo: l’apertura al progetto di Dio

Abramo lascia la città. Di Phillip Medhurst – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=32128566

Abramo non è solo una figura storica di antenato, è il modello di ogni israelita e il padre di ogni credente. La sua vicenda non è solo un fatto del passato, è un’avventura dello spirito valida per ciascuno di noi: il cammino nella fede. L’avventura di Abramo è un cammino ad ostacoli e si svolge per tappe. La prima è l’apertura al progetto di Dio.

L’apertura al progetto di Dio (Gn 12: tradizione J)

La carovana di Abramo. Di James Tissot – Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11820320

Tendenza dell’uomo è quella di considerarsi arrivato, di stabilirsi in una condizione comoda, il più possibile stabile e sicura. Anche Abramo è radicato in quello che ritiene suo possesso e sua sicurezza, quando la Parola di Dio irrompe nella sua vita.

Le prime parole che il Signore gli rivolge sembrano uno scioglilingua: Lekh-lekha, che si può tradurre banalmente Vattene o, con maggior profondità, Vai per te, o Vai verso te stesso, dove la preposizione con suffisso che si riferisce ad un Tu (maschile) indica un andare per il proprio bene, o piuttosto un andare verso se stesso: il distacco che il Signore chiede ad Abramo non è fine a se stesso, ma si risolve per il maggior bene del chiamato. Paradossalmente, questo uscire dalla terra in cui si è radicati diviene un andare non contro o lontano da sé, ma un andare verso di sé, verso il proprio io autentico. Per cui l’appello del Signore ad Abramo non significa solo Vai via di qua, ma Vai verso la libertà, dove tu puoi essere te stesso.

Per una vita autentica è necessario liberarsi dai vecchi legami. Questo cammino di libertà viene dunque intrapreso da Abramo rompendo

  • Con la sicurezza della terra
  • Con la schiavitù dell’idolatria
  • Con i vincoli di sangue.

Il triplice “tuo”,

  • Vattene dal tuo paese,
  • Dalla tua parentela
  • e dalla casa di tuo padre

sottolinea molto efficacemente con questo crescendo come ad Abramo sia chiesto un fondamentale sradicamento, verso qualcosa che gli è proposto, che è futuro, e che egli non conosce.

Verso il futuro di Dio

L’adesione di Abramo è totale: Allora Abramo partì, come gli aveva ordinato il Signore. Va verso un futuro ignoto che è il futuro di Dio: i verbi che lo esprimono (mostrerò, farò, benedirò, farò grande) sono tutti al futuro. Di questo futuro, Abramo non ha niente in mano, ma la sua risposta è radicale, e non è data a parole: è la partenza immediata in silenziosa obbedienza.

Nella sua peregrinazione (che segue lo schema dell’esodo: uscire da… – verso…), Abramo, in antitesi ai costruttori di Babele di Gn 11,4, non si ferma a costruire una abitazione per farsi un nome, ma innalza un altare a Dio e invoca un Nome, ma è il nome del Signore.

Il corrispettivo divino alla totale disponibilità di Abramo è la presenza costante di Dio nella sua vita, espressa come benedizione e data come vita, fecondità, sicurezza, protezione.