Lettura continua della Bibbia. Libro del Levitico: l’anno del condono

L'anno del condono
Una famiglia israelita del VII secolo a.C. Di Osama Shukir Muhammed Amin FRCP(Glasg) – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=42128981

L’anno del condono: della terra e della vita. La terra non appartiene all’uomo ma a Dio, ed egli la dà in usufrutto ad ogni famiglia. Se qualcuno per necessità ha dovuto vendere la terra ad un altro, nell’anno del Giubileo deve tornarne in possesso. Così pure, lo schiavo dovrà tornare libero.

La liberazione della terra

13In quest’anno del giubileo ciascuno tornerà nella sua proprietà. 23Le terre non si potranno vendere per sempre, perché la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e ospiti. 24Perciò, in tutta la terra che avrete in possesso, concederete il diritto di riscatto per i terreni. 25Se il tuo fratello cade in miseria e vende una parte della sua proprietà, colui che ha il diritto di riscatto, cioè il suo parente più stretto, verrà e riscatterà ciò che il fratello ha venduto. 

26Se uno non ha chi possa fare il riscatto, ma giunge a procurarsi da sé la somma necessaria al riscatto, 27conterà le annate passate dopo la vendita, restituirà al compratore il valore degli anni che ancora rimangono e rientrerà così in possesso del suo patrimonio. 
Ogni terreno venduto ad un altro può essere riscattato in denaro dal proprietario originario o dal suo go’el (il parente più prossimo), ma nell’anno del Giubileo torna comunque in suo possesso. In sostanza, il venditore non vendeva la terra ma il suo uso e i suoi prodotti, perciò il prezzo doveva essere calcolato sulla base della distanza dal compimento dell’anno del Giubileo in cui ognuno rientra in possesso del suo patrimonio. Questo non deve impedire di praticare l’aiuto fraterno.

35Se il tuo fratello che è presso di te cade in miseria ed è inadempiente verso di te, sostienilo come un forestiero o un ospite, perché possa vivere presso di te. 36Non prendere da lui interessi né utili, ma temi il tuo Dio e fa’ vivere il tuo fratello presso di te. 37Non gli presterai il denaro a interesse, né gli darai il vitto a usura. 38Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, per darvi la terra di Canaan, per essere il vostro Dio.

L’anno del condono: la liberazione dalla schiavitù

39Se il tuo fratello che è presso di te cade in miseria e si vende a te, non farlo lavorare come schiavo; 40sia presso di te come un bracciante, come un ospite. Ti servirà fino all’anno del giubileo; 41allora se ne andrà da te insieme con i suoi figli, tornerà nella sua famiglia e rientrerà nella proprietà dei suoi padri. 42Essi sono infatti miei servi, che io ho fatto uscire dalla terra d’Egitto; non debbono essere venduti come si vendono gli schiavi. 43Non lo tratterai con durezza, ma temerai il tuo Dio.
Poiché ogni figlio di Israele appartiene a Dio, lui e i suoi beni non possono appartenere a nessun altro (proprietà perpetua sono invece gli stranieri, cfr. vv. 44 ss.). In sostanza:

  • la vita è di Dio,
  • la terra è di Dio,
  • il tempo è di Dio (mediante il sabato settimanale, il sabato settennale e cinquantennale, le feste di pellegrinaggio e il Kippur).

Mentre nei cap. 21-22 dedicati al sacerdozio il ritornello ricorrente è Siate santi, perché io, il Signore vostro Dio, sono santo, l’altro ritornello, prevalente nel cap. 25, è la menzione dell’uscita dall’Egitto: Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto. L’anno del Giubileo porta infatti il condono dei debiti e la liberazione: come Dio libera il suo popolo, ogni credente deve dare libertà al fratello. La dimensione verticale del rapporto con Dio esige una dimensione orizzontale della carità, e ciascuno torna in possesso del dono a lui assegnato da Dio, la vita e la terra.

La legislazione relativa all’anno giubilare introduce la morale nell’economia e rappresenta un colpo inferto al latifondismo e al pauperismo, i grandi mali sociali, bollati dalla predicazione profetica insieme all’idolatria, quelli che spingeranno Israele nel baratro.