
Poiché nell’antichità biblica i poteri dello Stato non si distinguevano, essendo attribuiti ad un’unica autorità, nel Codice dell’alleanza troviamo leggi religiose e morali, ma anche civili e penali. Anzi, numericamente le leggi religiose sono in minoranza, a motivo della netta politica di Dio di dare la preferenza all’uomo e ai diritti dell’uomo anziché ai propri.
L’altare (20,22-26)
Troviamo però già alla fine del capitolo 20, quello dedicato al Decalogo, una norma relativa all’altare.
Esodo 20 22Il Signore disse a Mosè: «Dirai agli Israeliti: Avete visto che vi ho parlato dal cielo! 23Non fate dei d’argento e dei d’oro accanto a me: non fatene per voi! 24Farai per me un altare di terra e, sopra, offrirai i tuoi olocausti e i tuoi sacrifici di comunione, le tue pecore e i tuoi buoi; in ogni luogo dove io vorrò ricordare il mio nome, verrò a te e ti benedirò. 25Se tu mi fai un altare di pietra, non lo costruirai con pietra tagliata, perché alzando la tua lama su di essa, tu la renderesti profana. 26 Non salirai sul mio altare per mezzo di gradini, perché là non si scopra la tua nudità.
La religione di Israele è aniconica, cioè priva di immagini sacre: non solo è proibita l’adorazione di altri dèi, è anche proibito effigiare in qualche modo il Signore, il quale parla dalla nube e fa udire la sua Voce ma non ha figura. Israele è il popolo dell’Udito, dell’ascolto della Voce e dell’obbedienza a Colui che è Buono, a differenza dei greci che sono il popolo della Vista, della contemplazione visiva del Bello.
Nessuna lama per l’altare del Signore
Nessun idolo quindi, ma un altare su cui offrire sacrifici al Signore. Ma questo altare non deve essere costruito con pietre tagliate da una lama, perché la lama serve ad uccidere, e non ci può essere comunione con il Signore se il suo altare è squadrato con il ferro che gli uomini usano preferenzialmente come arma. Allo stesso modo, secondo l’autore del libro delle Cronache, Dio non consentirà a Davide di costruirgli un tempio, perché le sue mani hanno versato sangue (1 Cronache 22,8). Sarà Salomone, colui che nel suo nome stesso significa Pace, ad erigere il tempio del Signore…
Questo semplice dettaglio tecnico ha dunque un forte valore simbolico. Valore etico ha pure l’altra norma, secondo cui l’altare non deve avere gradini, perché nel salire i gradini il sacerdote potrebbe far intravedere il suo corpo. Questo particolare non è dovuto ad una carenza di indumenti intimi, ma alla necessità di rimarcare fortemente il contrasto con i culti pagani, che erano di carattere orgiastico.