Scatti fotografici dalla Settimana Santa. Giovedì Santo: l’Eucaristia

Adorazione aucaristica
Altare della Reposizione. Sant’Antimo, Piombino

Il Triduo pasquale, benché si estenda su tre giorni, forma un’unità quasi fosse una sola celebrazione, che inizia con la memoria (nel senso forte, biblico, dell’attualizzazione) della Cena del Signore, prosegue ripercorrendo l’evento della Passione e Morte e culmina con la Veglia pasquale, il rito più bello dell’anno liturgico, la Madre di tutte le veglie e di tutte le celebrazioni cristiane. Se non ci fosse l’Evento vissuto nella Veglia pasquale, non vi sarebbe nient’altro. L’adorazione eucaristica del Giovedì Santo è frutto della Pasqua.

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Adorazione eucaristica
Altare della Reposizione. Santa Maria della Neve, Piombino

Al termine della Messa In Coena Domini, l’Eucaristia viene solennemente portata nell’altare della Reposizione dove rimane fino al giorno dopo, offerta all’adorazione dei fedeli.

Prima della riforma conciliare del Vaticano II, questi altari si chiamavano, impropriamente, Sepolcri, come se vi si custodisse Gesù morto. Invece vi si trova un Gesù ben vivo…

Adorazione eucaristica
Altare della Reposizione. San Bernardino, Piombino

Così spiega il «Direttorio sulla Pietà popolare e Liturgia» della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (2001):

«È necessario che i fedeli siano illuminati sul senso della reposizione: compiuta con austera solennità e ordinata essenzialmente alla conservazione del Corpo del Signore per la comunione dei fedeli nell’Azione liturgica del Venerdì Santo e per il Viatico degli infermi, è un invito all’adorazione, silenziosa e prolungata, del mirabile Sacramento istituito in questo giorno. In riferimento al luogo della reposizione, si eviti il termine di “sepolcro”, e nel suo allestimento, non venga conferito ad esso l’aspetto di un luogo di sepoltura; infatti il tabernacolo non deve avere la forma di un sepolcro o di un’urna funeraria: il Sacramento venga custodito in un tabernacolo chiuso, senza farne l’esposizione con l’ostensorio».

Adorazione eucaristica 1923
Altare della Reposizione di 100 anni fa. Immacolata di Piombino, 29 marzo 1923

Oltre che per l’adorazione, le Specie eucaristiche sono dunque custodite nel tabernacolo perché servano per la comunione del Venerdì Santo, giorno in cui non si celebra la S. Messa, ed eventualmente per il Viatico dei malati gravi.

Altare della Reposizione. Sacro Cuore, Piombino

Era tradizione circondare di particolare solennità l’altare della Reposizione e adornarlo nel modo più prezioso; oggi si opta per una maggiore semplicità, privilegiando piuttosto il simbolismo.

Un’usanza caratteristica era quella di adornarlo con pianticelle fatte crescere al buio, in modo da ottenere filamenti bianchi cascanti, quasi mini-salici piangenti. Hanno nomi diversi a seconda delle varie regioni italiane; io le conosco come «vecce».

Le vecce

La veccia (vicia sativa) è una pianta erbacea spontanea appartenente alle leguminose. In sostituzione, si possono usare semi di grano, orzo o altri cereali.

La tradizione popolare religiosa la utilizza come pianta per abbellire l’Altare della Reposizione, dopo esser stata coltivata al buio per farla diventare bianca, quasi una parrucca.

Il colore e la forma degli steli la fanno sembrare una pianta mesta, ciò nonostante rappresenta una vita che non muore: la morte di Gesù non si ripiega su se stessa ma è via della resurrezione.

Per coltivare la veccia:

5-7 giorni dopo il Mercoledì delle Ceneri si semina in vasi di terracotta contenenti sabbia e terriccio in eguale misura.

Si dispone nel vaso uno strato di terra di circa 4 cm., visi piantano i semi di veccia, poi si mette un piccolo strato di terra che copra il seme, poi altri semi e ancora terra, fino raggiungere il bordo del vaso lasciando 4-5 cm. dalla terra all’orlo.

Si innaffia subito e poi una volta a settimana, facendola crescere al buio totale in cantina.

L’altare della Reposizione all’Immacolata

Prima Pasqua nella chiesa riaperta al culto, quindi tutto da reinventare.

L’altare della Reposizione durante l’allestimento. All’organo Padre Pietro
Adorazione eucaristica
L’adorazione serale