La Bibbia dall’ABC. La collocazione dell’adam nel giardino (Genesi 2,15)

L'adam nel giardino
Il Signore conduce l’adam nel giardino. Mosaici del duomo di Monreale. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3816311

«Il Signore Dio prese l’adam e lo pose nel giardino di Eden perché lo coltivasse e lo custodisse» (Gn 2,15).

L’adam venuto fuori dall’adamah è trasferito nel gan. Secondo i rabbini, l’espressione Il Signore prese l’adam rappresenta una promozione, una elevazione nei confronti dell’umanità: il Signore trae l’adam fuori dalla difficile steppa conducendolo al giardino. Gli viene cioè chiesto di lasciarsi prendere dal Signore, ovvero, secondo i rabbini, di vivere secondo la sua legge. Il Targum spiega: l’uomo deve coltivare la Legge, custodire i comandamenti. Il suo compito è espresso da due verbi:

  • Lavorare (‘avad)
  • Custodire (shamar)

Il primo verbo è impiegato normalmente per il lavoro servile. ‘Eved vuol dire servo; ‘avodah servizio, servitù, lavoro; bethabadim è il luogo di schiavitù. ‘Avodah però è anche il servizio prestato liberamente.

Il secondo verbo, shamar, significa essere vigile, attento, fare la guardia: esprime l’idea della cura assidua per preservare il gan dal deterioramento. Il giardino non è acquisito una volta per tutte, non è, come scrive Von Rad nel suo commento, un eliso godereccio (p. 98). La liberalità di Dio non esenta l’adam dai limiti creaturali, dall’obbedienza, dalla responsabilità.

Il lavoro nella Bibbia

Il lavoro, il servizio dell’adam nei confronti della natura viene espresso qui mediante la figura del giardino da coltivare e custodire, come nel racconto P risultava dalla responsabilità affidatagli in quanto immagine di Dio nel creato. La Bibbia manifesta fin dalle origini il valore positivo del lavoro che fa parte della vocazione umana, mentre nel mondo greco-romano il lavoro (naturalmente, si tratta di lavoro manuale) viene deprezzato come attività vile e indegna dell’uomo libero e ricco, buona solo per le bestie, gli schiavi e i poveracci che dovevano ingegnarsi di procurarsi il cibo. Per un approfondimento vedere QUI.