La Via Crucis

La Via Crucis
Via Crucis all’Immacolata di Piombino

Conosciamo tutti, almeno di nome, la pratica devozionale detta Via Crucis, ma che senso ha, e quale è la sua origine?

L’origine

La diffusione della Via Crucis è legata alla spiritualità e devozionalità francescana, imperniata sul realismo dell’Incarnazione e quindi della Passione. Ha il senso di camminare anche fisicamente sulle orme del Vangelo, accompagnando il Cristo nella sua Passione.

È attestata per la prima volta nel 1294 la pratica di recarsi materialmente in visita nei vari luoghi dove Gesù aveva sofferto. Ma un tale pellegrinaggio era impossibile per molti, per cui a questa impossibilità supplì la rappresentazione delle stazioni del cammino d Gesù nelle chiese. A fine Trecento si ha una delle prime attestazioni della Via Crucis fuori dalla Terra Santa da parte del frate domenicano Alvaro da Cordova, ma a diffondere la pratica furono i francescani che dal 1342 avevano ufficialmente la custodia dei Luoghi Santi. La Via Crucis come serie di quattordici “quadri” viene istituita prima in Spagna nella prima metà del Seicento nelle chiese dei Minori Osservanti e Riformati, poi Clemente XII la estende, nel 1731, alle altre chiese. Ma il massimo propagatore del pio esercizio della Viva Crucis fu il frate minore S. Leonardo di Porto Maurizio, che personalmente ne creò alcune centinaia.

Le “stazioni”

La collocazione delle “stazioni” (luoghi in cui si resta, ci si ferma) all’interno della chiesa deve rappresentare un percorso da fare fisicamente per accompagnare con il movimento del corpo la preghiera dell’anima e quindi essere coinvolti interamente. L’ordine e l’elenco delle stazioni è convenzionale, ma poiché la Via Crucis tradizionale include diverse tappe di cui non esiste riscontro nei Vangeli (le tre cadute di Gesù, l’incontro con la Madre e con la Veronica), sono stati proposti schemi alternativi “biblici”, come quello utilizzato dai Pontefici nella celebrazione all’interno del Colosseo a partire dal 1991:

  1. Gesù nell’orto degli ulivi (Marco 14,32-36)
  2. Tradito da Giuda e arrestato (Marco 14,45-46)
  3. Condannato dal sinedrio (Marco 14,55.60-64)
  4. Rinnegato da Pietro (Marco 14,66-72)
  5. Gesù è giudicato da Pilato (Marco 15,14-15)
  6. Flagellato e coronato di spine (Marco 15,17-19)
  7. Caricato della croce (Marco 15,20)
  8. Aiutato dal Cireneo a portare la croce (Marco 15,21)
  9. Gesù incontra le donne di Gerusalemme (Luca 23,27-28)
  10. Gesù è crocifisso (Marco 15,24)
  11. Promette il suo regno al buon ladrone (Luca 23,39-42)
  12. Gesù in croce, la madre e il discepolo (Giovanni 19,26-27)
  13. Gesù muore sulla croce (Marco 15,33-39)
  14. È deposto nel sepolcro (Marco 15,40-46)

In grassetto le stazioni comuni ai due schemi.

La Via Crucis al Colosseo

La prima Via Crucis al Colosseo venne voluta da Benedetto XIV nel Venerdì Santo del 1750. Da allora, fino alla presa di Roma del 1870, l’appuntamento si ripeté annualmente. Fu Giovanni XXIII a riportare il rito nel Colosseo, nella Settimana Santa del 1959, ma fu nel 1965 che Paolo VI lo rese annuale: la Via Crucis del 1965 fu la prima diretta in  Eurovisione trasmessa dalla Rai.