
Nel 1780 la Verna assurge al dubbio onore di divenire carcere ecclesiastico, cioè luogo di detenzione per i chierici che si erano macchiati di gravi crimini…
5 agosto 1777: Ordini rigidi per la Verna
Ordini del Ministro Provinciale:
“Che li garzoni secolari non si facciano entrare nelle officine interiori, come canova, cucina e simili.
Che dopo la processione del giorno nessun religioso ardisca in chiesa maggiore ciarlare con secolari, e specialmente con donne…
Che in tempo di concorso, specialmente di donne, nessun religioso vada nel Quadrante, specialmente dopo Vespro; ma si aspetti che sia scemato il concorso…
Che le donne, sonata l‘Ave Maria, si mandino a dormire all‘ospizio loro, eccettuato nella Pentecoste, nel Perdono di agosto, o per qualche altro accidente di concorso…
Che si osservi silenzio nella sagrestia, coro, barberia, refettorio, e per quanto si puole in dormitorio e fuoco comune…
Che nessun religioso per due miglia in circa lontano al convento entri per le case o vi vada a pranzo… eccettuato in tempo di qualche festa pubblica, o che sia di parente stretto…” (Filza IV n. 106; cfr. CD p. 268 ss. n. 214).
13-15 giugno 1778: Visita granducale
Nuovamente Pietro Leopoldo I torna a visitare la Verna con la consorte M. Luisa d‟Austria, la quale “ha lodato in più luoghi l‘attenzione, e pulizia e ha espresso di essere rimasta contenta e soddisfatta del Santuario” (MdC p. 62 ss).
1779-80: Acquisti di vetri per la Spezieria (Filza IX n. 66-67).
1780: La Verna carcere ecclesiastico
“In questo anno principiarono a pubblicarsi le famose Leggi Leopoldine…. La Verna fu dichiarata luogo di pena per i delinquenti Ecclesiastici, ed i poveri Frati dovevano farla da carcerieri e da birri” (MdC p. 69).
Vigeva ancora il privilegio di foro, cioè il diritto del clero delinquente di essere giudicato solo da tribunali della Chiesa. Il privilegium fori era nato nell’età tardo-imperiale romana e si era mantenuto fino al Settecento, sottraendo i chierici alla competenza dei tribunali civili e penali degli stati per assegnarli solo ai tribunali ecclesiastici. L’eventuale condanna (e si parla di crimini gravissimi, come l’omicidio) doveva essere scontata in un carcere affidato alle cure di una comunità religiosa, in questo caso i frati della Verna, che adempiranno sempre malvolentieri a questo incarico da sbirri, dato anche il carattere rissoso dei preti lì confinati… Tale incresciosa situazione avrà termine solo a metà Ottocento.
2 febbraio 1780: Regolamento per l’Infermeria della Verna
“Oltre allo speziale, anche all‘infermiere si accorda l‘esenzione dal Mattutino, quando averà degl‘infermi che richiedano assistenza, ò pure avrà fatto gita di 3 miglia” (Filza III n. 113).
2 settembre 1780: Disposizioni del P. Provinciale per la Spezieria
“Oltre allo Speziale, anche all‘infermiere si accorda l‘esenzione dal Mattutino, quando averà degl‘infermi che richiedano assistenza, o pure avrà fatto gita di 3 miglia… In verun tempo si dia né a‘ religiosi né a‘ secolari mangiare all‘infermeria senza licenza del Guardiano, eccetto il medico” (Filza IV n. 113; cfr. CD p. 274-279, n. 218).
15 giugno 1782: il Municipio di Firenze alla Verna
Soppressa infine con Rescritto anche la Camera di Commercio di Firenze, i diritti sulla Verna passano al Municipio di Firenze (MdC p. 68).
19 giugno 1782: Di conseguenza, il Municipio di Firenze determina di venire ad assistere alla festa delle Stimmate (MdC p. 69).
6 maggio 1784: “Fatta provvedere una cassa di vetri” (per la Spezieria) (Filza 10 n. 87).
9 maggio 1784: Congregazione intermedia alla Verna (Catalogo p. 79).
1785: A spese del Governo viene fatto il Cancello di ferro alle Stimmate, con stemma granducale (MdC p. 70).