Lettura continua della Bibbia. Discorso escatologico (Marco 13): la tribolazione

La tribolazione
Distruzione del tempio di Gerusalemme. Di Tommaso Minardi (1787 – 1871) – Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=42878373

Il contesto fondamentale del discorso di Gesù nel capitolo 13 di Marco è quello della persecuzione, che la chiesa di Marco aveva già sperimentato, non solo all’interno del mondo giudaico, ma, ormai, nel mondo romano (persecuzione di Nerone dal 64 d.C.).

I discepoli non devono lasciarsi fuorviare da falsi messia, né lasciarsi turbare da rumori di guerre, terremoti e carestie: questo è solo l’inizio, e ogni tempo, da allora, ne porta il marchio. Sinedri e sinagoghe nel mondo ebraico, governatori e re nel mondo pagano scateneranno persecuzioni, persino da parte dei più stretti parenti, ma questo non potrà fermare l’avanzata del Vangelo che sarà proclamato a tutto il mondo. La persecuzione non potrà mettere a tacere i discepoli, che avranno lo Spirito in sé a parlare per loro. Ma intanto che cosa accadrà a Gerusalemme?

La tribolazione: il testo

13 14Quando vedrete l’abominio della devastazione presente là dove non è lecito – chi legge, comprenda –, allora quelli che si trovano nella Giudea fuggano sui monti, 15chi si trova sulla terrazza non scenda e non entri a prendere qualcosa nella sua casa, 16e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. 17In quei giorni guai alle donne incinte e a quelle che allattano!
18Pregate che ciò non accada d’inverno; 19perché quelli saranno giorni di tribolazione, quale non vi è mai stata dall’inizio della creazione, fatta da Dio, fino ad ora, e mai più vi sarà. 20E se il Signore non abbreviasse quei giorni, nessuno si salverebbe. Ma, grazie agli eletti che egli si è scelto, ha abbreviato quei giorni.
21Allora, se qualcuno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui; ecco, è là”, voi non credeteci; 22perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi per ingannare, se possibile, gli eletti.  23Voi, però, fate attenzione! Io vi ho predetto tutto.

La tribolazione

Il segnale della fuga, per gli abitanti di Gerusalemme – perché di questo Gesù sta parlando – sarà l’introduzione nel tempio del Dio vero dell’abominazione della desolazione, ovvero di un idolo pagano che lo profanerà. La fuga dovrà essere pronta (e guai se per problemi fisici o per l’inclemenza del clima ciò non sarà possibile); è solo in grazia della presenza dei fedeli che questi giorni di calamità saranno abbreviati.

L’idea che il tempo della tribolazione sarà accorciato per la salvezza degli eletti, cioè del resto fedele, è un tratto caratteristico della letteratura apocalittica. In tutti i testi apocalittici, la trama della storia salvifica segue un cliché fisso: il tempo nuovo futuro, l’irrompere della salvezza, è preceduto dalla tribolazione.

Attenzione: il messaggio evangelico non si identifica con una visione catastrofica della storia e del mondo. Questo tipo di visione catastrofica fa solo parte dello schema culturale assunto per suggerire ai credenti l’atteggiamento di vigile attesa e di totale fiducia nel Signore della storia.