Tolkien nelle Valli Etrusche. Secondo giorno

Un cavallo (vero!) all’interno del Rivellino

Le antiche mura medievali del Rivellino si saranno meravigliate di ospitare ancora una volta al loro interno un cavallo, un bel cavallo vero, la mattina del 18 maggio! Quando Rinaldo Orsini signore di Piombino volle il Rivellino nel 1447 e ne sperimentò l’efficienza l’anno dopo nel resistere all’assedio degli Aragonesi, non si sarebbe mai sognato che la fortificazione, col mutare degli scenari politici e delle tecniche di guerra, sarebbe divenuta del tutto inutile in tal senso, passando al mondo della cultura.

E le mura del Rivellino, ormai abituate ad una quiescenza plurisecolare, avranno rivisto con piacere la presenza al loro interno di El Baròn, il cavallo degli elfi montato dalla sua padrona ed amica, Marika…

Perciò, se si scopre che l’amazzone e i suoi accompagnatori hanno le orecchie a punta, nessuna paura: non è una patologia, non è una mutazione genetica, semplicemente… cavallo ed elfi sono usciti dalle pagine del Signore degli Anelli per la gioia dei bambini.

Il convegno Tolkien nelle Valli Etrusche ha fatto anche questo: per tre giorni ha unito pittura, musica, letteratura, storia e mito, fantasia e realtà nell’esplorazione del mondo fantastico della Terra di Mezzo.

La Terra di Mezzo: la pittura e la letteratura

Mostra di pittura. Anduril di Sandra Brunetti: osservate l’intensità dello sguardo…

 Contemporaneamente, nel chiostro di S. Antimo, la parte letteraria del Convegno prendeva vita grazie all’intervento della prof. Gloria Larini (L’accoglienza degli ospiti nell’Odissea e ne Lo Hobbit) e di Andrea Sello (Le metamorfosi in Tolkien e Ovidio), con un taglio che sarebbe proseguito nel pomeriggio nell’intervento di Leonardo Mantovani (L’etica della disobbedienza tra l’Antigone e Il Signore degli Anelli).

Sandra Brunetti. A cavallo nella Terra di Mezzo

La Terra di Mezzo: la musica

Gli intermezzi tra le diverse relazioni del convegno sono stati resi piacevoli dalle chitarre degli Ainur (esibizioni a cura del gruppo “Le chitarre pazze di Mario”) con musiche dal vivo tratte dai film: bravissimi.

La Terra di Mezzo e Narnia: mitopoiesi e fantasia

Nel mio intervento, invece, ho cercato di mettere in luce l’apporto di C.S. Lewis e Tolkien al genere Fantasy, in particolare la comune teoria della Mitopoiesi (produzione del mito come sub creazione) e dell’importanza della fantasia come modo divergente di far luce sulla realtà (rimando a un articolo QUI).

Qui un brevissimo video:

Letture tolkieniane sono state fatte nella cornice del Rifugio antiaereo XXV a Piombino, a cura dell’associazione Microcosmo e della Compagnia della Stella.

La Terra di Mezzo in mezzo… al mare: la cornice della cornice

Gare di nuoto a Piombino. La scia che si vede da sinistra verso il centro non è una scia, ma è il ribollire dell’acqua alle bracciate dei nuotatori che si dirigono verso il traguardo!

La suggestiva Piombino medievale ha fatto da speciale e adatta cornice all’evento multimediale Tolkien nelle Valli Etrusche. Ma c’è anche una cornice della cornice: il magnifico mare  che racchiude il promontorio di Piombino e che, in contemporanea al convegno tolkieniano, ha fatto da liquida arena al campionato di nuoto in acque libere per 137 atleti (81 maschi, 56 femmine) in rappresentanza di 23 nazioni. La gara, una 10 chilometri (Coppa Len), partita da Piombino, proseguirà  il 29 giugno a Barcellona, il 31 agosto a Lake Ohrid in Macedonia, il 14 settembre a Belgrado e il 21 settembre a Razanac in Croazia. 

Non credo che capiti spesso di poter ammirare una gara di nuoto dall’alto, in questo caso dalla particolarissima Piazza Bovio modellata a forma di “stivale” italiano sugli scogli sottostanti. Ma anche in questo tratto di mare il Medioevo è presente: nella foto sopra vedete incombere sulla costa la mole del Castello. Al miglioramento delle fortificazioni dello Stato di Piombino, prima signoria, poi principato, lavorò, ai primi del Cinquecento, Leonardo da Vinci, inizialmente su incarico del duca Valentino (Cesare Borgia) nel breve periodo (1501-1503) in cui si era impadronito della signoria.

E forse si può dire che esiste anche una cornice della cornice della cornice: perché la costa di Piombino è incorniciata e come coronata dall’Arcipelago Toscano, su cui Piazza Bovio si sporge come un balcone…