
Una manciata di notizie accompagna l’inizio del nuovo secolo alla Verna. Tra queste troviamo la costruzione del Coro della chiesa grande, ma anche l’infelice spostamento della robbiana dell’Ascensione.
1600: il Coro della chiesa grande
“Il Coro come anche di presente si vede… fu atto l‘anno 1600” (Savelli cap. 22; Monte Santo p. 80). Purtroppo la realizzazione del nuovo coro nella chiesa prelude ad uno scempio artistico: lo spostamento della grande robbiana dell’Ascensione in una cappella laterale…
9 agosto 1600: acquisti da parte della spezieria
Viene saldato un debito di £ 18 a Secondo Sicondi da Rimini, “a conto della Spetiaria”, fatto da fra Bernardino, probabilmente lo Speziale del Convento (Libro de‟ Conti del Procuratore del 1599). La spezieria – infermeria è in piena attività.
1601: la cappella Ridolfi e lo spostamento della robbiana dell’Ascensione

Costruzione della cappella Ridolfi e trasferimento in essa della tavola dell’Ascensione di Andrea della Robbia (Savelli cap. 22). La cappella si trova a sinistra guardando l’altar maggiore.
Ho parlato di scempio, dal punto di vista artistico, ma anche dal punto di vista teologico: perché la grande robbiana, rappresentando l’Ascensione di Gesù al cielo in un vortice che trascina in alto tutto quanto, compreso il monte, era stata collocata in piena vista nell’abside dove doveva rendere visibile il senso della salita al monte della Verna: il pellegrino, salito con fatica, capiva che la propria fatica di vita era un conformarsi a Cristo ascendendo verso le cose celesti. Collocata in disparte, in una cappella poco visibile ai visitatori, e attualmente anche utilizzata come sede che ospita il coro nelle celebrazioni solenni, la robbiana dell’Ascensione ha perso non il suo significato intrinseco, ma il senso del suo essere lì alla Verna. Naturalmente, nel Seicento, le robbiane con la loro estrema sobrietà non incontravano più i gusti dei devoti, soffocate dalle ridondanze del Barocco…