Viaggio nella Bibbia. La vicenda di Dinah: la risposta di Giacobbe

La risposta di Giacobbe
L’eccidio di Sichem. By Phillip Medhurst – Eigen wurk, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=32282294

Giacobbe risponde direttamente e immediatamente alla scriteriata violenza dei due figli, ma in che modo?

«Allora Giacobbe disse a Simeone e a Levi: “Mi avete procurato distretta, rendendomi odioso agli abitanti del paese, ai Cananei e ai Perizziti; sono poco numeroso e, se si radunano contro di me e mi attaccano, sarò distrutto, io e la mia casa”» (Gen 34,30).

La sua sola preoccupazione dopo l’atto odioso è l’incolumità propria e della famiglia. Il pericolo che Giacobbe nel testo descrive riflette in realtà la situazione degli israeliti in Egitto e poi anche quella della diaspora ebraica: la situazione di una minoranza, in mezzo ad una maggioranza con la quale si evitava il più possibile il rapporto. Nella logica della narrazione, la paura di Giacobbe è reale e il problema si risolve solo grazie all’intervento divino:

«Un terrore da parte di Dio si abbatté sulle città che le circondavano, tanto che non inseguirono i figli di Giacobbe» (Gen 35,5).

L’inganno messo in atto dai figli di Giacobbe è efficace, ma finisce per divenire sconsiderato dato che mette in pericolo la stessa incolumità della famiglia di fronte a forze preponderanti. Giacobbe non aggiunge altro, ma quando arriverà il momento di benedire i suoi figli, maledirà questi due per quello che hanno fatto. Allora la risposta di Giacobbe sarà questa:

«Simeone e Levi sono fratelli;

le armi della violenza sono le loro spade. 

Che io non entri mai nel loro consiglio;

che io non mi unisca alla loro compagnia,

poiché nella loro ira uccisero gli uomini

e secondo il loro capriccio tagliarono i buoi. 

Maledetta sia la loro ira, perché è feroce,

e la loro ira, perché è crudele!

Li dividerò in Giacobbe

e li disperderò in Israele» (Gen 49,5-7).

In questo modo si giustifica come di fatto la primogenitura di Giacobbe non sia spettata a Ruben (che aveva commesso incesto con una concubina del padre), né a Simeone e Levi per il loro eccesso nella vendetta, ma sia andata al quartogenito Giuda, la cui tribù diverrà la tribù regale, la tribù di Davide. Giacobbe, al suo solito, appare essere un calcolatore di vantaggi e svantaggi.