Dopo che la Dimora è stata eretta, viene coperta da ciò che nel mondo naturale è il segno che rappresenta la Presenza di Dio.
La Nube
9 16 Così avveniva sempre: la nube la copriva e di notte aveva l’aspetto del fuoco. Era perennemente così: la nube copriva la Dimora durante il giorno. La stessa nube durante la notte aveva l’aspetto del fuoco.
17 Tutte le volte che la nube si alzava sopra la tenda, subito gli Israeliti si mettevano in cammino, e nel luogo dove la nube si posava, là gli Israeliti si accampavano. Tutti i giorni in cui la nube restava sulla Dimora essi rimanevano accampati. 19Quando la nube rimaneva per molti giorni sulla Dimora, gli Israeliti osservavano la prescrizione del Signore e non partivano. 20Avveniva che la nube rimanesse pochi giorni sulla Dimora: essi all’ordine del Signore rimanevano accampati e all’ordine del Signore levavano le tende. 21E avveniva che, se la nube si fermava dalla sera alla mattina e si alzava la mattina, subito riprendevano il cammino; o se dopo un giorno e una notte la nube si alzava, allora levavano le tende. 22O se la nube rimaneva ferma sulla Dimora due giorni o un mese o un anno, gli Israeliti rimanevano accampati e non partivano; ma quando si alzava, levavano le tende. 23All’ordine del Signore si accampavano e all’ordine del Signore levavano le tende, e osservavano le prescrizioni del Signore, secondo l’ordine dato dal Signore per mezzo di Mosè.
Perché la Nube?
Alla sera la nube si tramuta e diviene una colonna di fuoco fino alla mattina seguente. Quando si alza, Israele si mette in cammino. Dove si posa, Israele si ferma. La guida del Signore è costante.
Dio non lascia il suo popolo neanche per un istante. Israele e il suo Dio sono come una cosa sola, un solo patto di amore, un solo cammino. Ma perché il Signore si manifesta proprio in una nuvola?
Il Dio di Israele non è rappresentabile, come per gli altri popoli, mediante statue, che sarebbero idoli: non possiede una figura, un volto che si possa vedere.
Ciò è ben chiaro a Israele, che fra tutti i popoli deve sottrarsi alla tentazione di materializzare Dio, di dargli una figura. Il Signore si manifesta solo come Voce che si può ascoltare. Perciò si palesa solo nella Nube che al tempo stesso lo nasconde. La Nube indica una Presenza ma la avvolge, la cela nei reconditi della sua oscurità. Questo segno naturale (è, infatti, un fenomeno atmosferico) diviene così il miglior segno soprannaturale di una Presenza che il Signore assicura al suo popolo.
Le trombe
Se la partenza per Israele è ordinata dal segno soprannaturale della colonna di nubi che si innalza, il segnale umano della partenza è dato da due trombe d’argento massiccio (a differenza degli altri strumenti a fiato usati da Israele, fatti con corna di animali) che poi torneranno nella letteratura apocalittica per convocare il raduno degli eletti.
Il segnale della partenza viene dato al termine della seconda Pasqua celebrata al Sinai per coloro la cui impurità rituale aveva impedito la regolare celebrazione.
La prima destinazione è il deserto di Paran, identificabile a nord del Golfo di Aqaba o, secondo alcuni, sulla sponda occidentale del Golfo medesimo (secondo altri, addirittura in Arabia Saudita).