
La logica della misericordia è questa: volere a tutti i costi il bene dell’altro, inseguirlo anche dove lui non vuole, dove si ritrae nascondendosi come l’antico Adamo di fronte all’avvicinarsi di Dio. Il Signore non si arrende mai, soltanto farà cedere la sua onnipotenza davanti all’irrevocabile decisione dell’uomo di essere lasciato solo con il suo Io. “Io sono mio”, è il motto dell’inferno, che persino Dio rispetta. Ma Simone, che è divenuto Pietro (Luca non ha un racconto esteso di conferimento del primato come Mt 16 e Gv 21), si arrende alla misericordia, si lascia trasformare.
La fede di Pietro
La fede di Pietro sarà la pietra su cui sarà fondata la Chiesa. Tuttavia, non per l’eccellenza delle sue qualità umane Simone diverrà la Pietra, ma proprio perché, come scriveva Silvano Fausti, Pietro “si scopre una frana continua che, in ogni sua scivolata, mette a nudo la Pietra, la fedeltà del suo Signore”. Simone diviene Pietro perché sa di essere una frana… Ha cessato di nascondersi davanti a Dio. E proprio per questo Pietro può essere investito della sua missione di pescare uomini.
Prendere vivi gli uomini
Alla lettera: “uomini prenderai vivi”. La barca è un regno di salvati; i pesci sono, etimologicamente, “catturati vivi”, “per la vita”: il verbo zogréo qui usato indica coloro che in una battaglia vengono lasciati in vita. La misericordia di Dio, mediante il ministero di Pietro e dei suoi compagni, sottrae gli uomini al mare della morte e li immette nella vita vera. L’immagine è tratta dal mestiere di Pietro, da suo vissuto quotidiano, ma ci trasporta nel Regno di Dio. Vale la pena di lasciare tutto il resto per avere questo.
Novità di vita
Tutto diviene nuovo: le reti abbandonate sulla riva ne sono il segno. Come Abramo, i discepoli strappano le loro radici, lasciano le loro sicurezze del passato e del presente per andare verso un futuro ignoro. Come Abramo si affidano non ad una idea, ma a una persona vivente. La novità irrompe nella loro vita nella persona di Gesù: l’imprevedibile abbondanza di pesci segna l’inizio di un corso nuovo della storia, un inizio che umanamente sorprende e fa paura.
Nei racconti di vocazione, come in questo, non deve mancare l’elemento dell’obiezione, che manifesta la consapevolezza del limite umano rispetto al dono. L’obiezione di Pietro non è l’incredulità di Zaccaria ma nemmeno la delicatezza d’animo di Maria. Quell’uomo qualunque, Simone, che sta per divenire Pietro, confessa i suoi limiti e le sue fragilità di uomo. È proprio in grazia di tale consapevolezza che Pietro, e con lui anche noi, può ricevere la rassicurazione del Signore: non temere… il Dio che monderà il lebbroso e perdonerà il paralitico si prenderà cura anche di lui.