
Come abbiamo visto, molte donne nella Bibbia mostrano saggezza di parola e di vita. Questa saggezza ci porta, così, all’inno a colei che viene chiamata la donna forte in Pr 31,10-21.
L’Inno alla donna forte
Alef 10 Una donna forte chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
Bet 11 In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Ghimel 12 Essa gli dà felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita.
L’operosità
Dalet 13 Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
He 14 Ella è simile alle navi di un mercante,
fa venire da lontano le provviste.
Vau 15 Si alza quando ancora è notte
e prepara il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
Zain 16 Pensa ad un campo e lo compra
e con il frutto delle sue mani pianta una vigna.
Het 17 Si cinge con energia i fianchi
e spiega la forza delle sue braccia.
Tet 18 È soddisfatta, perché il suo traffico va bene,
neppure di notte si spegne la sua lucerna.
Iod 19 Stende la sua mano alla conocchia
e mena il fuso con le dita.
La carità
Caf 20 Apre le sue mani al misero,
stende la mano al povero.
Lamed 21 Non teme la neve per la sua famiglia,
perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste.
L’ingegnosità
Mem 22 Si fa delle coperte,
di lino e di porpora sono le sue vesti.
Nun 23 Suo marito è stimato alle porte della città
dove siede con gli anziani del paese.
Samech 24 Confeziona tele di lino e le vende
e fornisce cinture al mercante.
Ain 25 Forza e decoro sono il suo vestito
e se la ride dell’avvenire.
Pe 26 Apre la bocca con saggezza
e sulla sua lingua c’è dottrina di bontà.
Sade 27 Sorveglia l’andamento della casa;
il pane che mangia non è frutto di pigrizia.
La lode
Kof 28 I suoi figli sorgono a proclamarla beata
e suo marito a farne l’elogio:
Res 29 «Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti,
ma tu le hai superate tutte!».
Sin 30 Fallace è la grazia e vana è la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Tau 31 Datele del frutto delle sue mani
e le sue stesse opere la lodino alle porte della città.
Un elogio al femminile
È abbastanza curioso che il libro dei Proverbi, dedicato alla cura della sapienza che tradizionalmente è un’occupazione maschile, si concluda con l’elogio di una donna occupata nelle tipiche occupazioni donnesche. È curioso anche l’attributo che le viene dato inizialmente, cioè ’esheth-chail, donna forte, dove chail è termine di uso militare, indicante la forza, la prodezza e il baluardo, oltre che la capacità in genere e la ricchezza in particolare. La sapiente e indefessa cura quotidiana della famiglia e del povero equivale cioè all’eroismo del soldato.
La madre di famiglia

Il quadro che viene fatto, versetto dopo versetto (è un acrostico alfabetico, ovvero una composizione i cui versetti iniziano tutti con una delle lettere dell’alfabeto ebraico messe in sequenza, da alef a tau), traccia l’abilità di questa madre di famiglia, previdenza, ma anche sapienza e capacità di dare sostegno e gioia al marito; al centro della composizione (v. 20) sta la duplice immagine della carità verso i miseri, quindi di un amore che va ben oltre i limiti della propria famiglia; la lode meritata da questa figura femminile è tale che si riverbera sul marito, onorato alle porte della città (il luogo pubblico per eccellenza nelle città e villaggi ebraici) senza – sembra che trapeli un sottile umorismo – che questi abbia fatto niente per meritarla di persona.

La figura femminile rappresenta qui la cura, la custodia di tutto ciò che è buono e valido nell’umanità; del resto, la Sapienza stessa di Dio, che presiede alla creazione del mondo, è figura femminile, in ebraico (Chokmah) come in greco (Sophia) e in latino (Sapientia).