Per la Domenica della Parola importanti novità

Domenica della Parola 2022: il logo
Domenica della Parola 2022: il logo

Il 23 gennaio si celebra in tutta la Chiesa la Domenica della Parola di Dio, dedicata alla riflessione e divulgazione della S. Scrittura. In questa occasione vi saranno due importanti novità. La prima è il conferimento del ministero del lettorato, per la prima volta, a donne. La seconda è, per la prima volta, il conferimento del ministero di catechista, che sinora era stato un semplice ministero di fatto. Ovviamente, non si tratta di “novità” dal punto di vista dottrinale, ma di forme di attualizzazione del vangelo nel nostro tempo.

La Domenica della Parola di Dio

La Domenica della Parola di Dio è stata istituita per tutta la Chiesa in data 30 settembre 2019 da papa Francesco con la Lettera apostolica Aperuit illis, fissandola – secondo il Calendario liturgico romano – alla III domenica del Tempo ordinario, come momento particolarmente adatto «a rafforzare i legami con gli ebrei e a pregare per l’unità dei cristiani».

Lo scopo di questa domenica è quello di promuovere «la celebrazione, la riflessione e la divulgazione della Parola di Dio» per far crescere nel popolo di Dio «la religiosa e assidua familiarità con le Sacre Scritture».

Al n. 3 del motu proprio vengono date le seguenti indicazioni:

«Nella celebrazione eucaristica si possa intronizzare il testo sacro, così da rendere evidente all’assemblea il valore normativo che la Parola di Dio possiede. In questa domenica, in modo particolare, sarà utile evidenziare la sua proclamazione e adattare l’omelia per mettere in risalto il servizio che si rende alla Parola del Signore.

I Vescovi potranno in questa Domenica celebrare il rito del Lettorato o affidare un ministero simile, per richiamare l’importanza della proclamazione della Parola di Dio nella liturgia. È fondamentale, infatti, che non venga meno ogni sforzo perché si preparino alcuni fedeli ad essere veri annunciatori della Parola con una preparazione adeguata, così come avviene in maniera ormai usuale per gli accoliti o i ministri straordinari della Comunione. Alla stessa stregua, i parroci potranno trovare le forme per la consegna della Bibbia, o di un suo libro, a tutta l’assemblea in modo da far emergere l’importanza di continuare nella vita quotidiana la lettura, l’approfondimento e la preghiera con la Sacra Scrittura, con un particolare riferimento alla lectio divina».

Quest’anno, la Domenica della Parola vede due importanti novità ecclesiali. Papa Francesco conferirà per la prima volta sia a uomini che a donne il ministero del Lettorato e dell’Accolitato. Inoltre, per la prima volta sarà conferito il ministero del Catechista a uomini e donne di diversi Paesi del mondo. Nel rispetto delle norme sanitarie anti-Covid vigenti, potranno prendervi parte soltanto duemila persone.

La Domenica della Parola: il logo

La ricorrenza, spiega un comunicato del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, «vuole porre in risalto la presenza del Signore nella vita dell’uomo … attraverso la Parola». E questo è volutamente messo in risalto dal logo della giornata ispirato alla vicenda evangelica dei discepoli di Emmaus, «in cammino, per ripercorrere con il Signore la Scrittura, lasciandosi ammaestrare e illuminare».

Il logo infatti vuol essere particolarmente significativo, perché rappresenta, in cammino (in sinodo) con il Signore Risorto che spiega le Scritture, due discepoli, un uomo e una donna. È assai improbabile che Luca abbia voluto presentare una coppia di discepoli, maschio e femmina, in cammino verso Emmaus con il Signore. Questo non perché fosse estranea a Luca la predilezione per il mondo femminile, ma, anzi, proprio per questo motivo. L’evangelista aveva introdotto il suo vangelo presentando l’evento mediante gli occhi di tre coppie. Una coppia è anziana e sterile (Zaccaria ed Elisabetta), una giovane e vergine (Maria e Giuseppe), una mistica (Simeone ed Anna). Non avrebbe certo mancato di cogliere l’occasione di segnalare la presenza di una coppia o comunque di una donna, come aveva fatto in tutto il suo vangelo.

L’unico discepolo nominato è Cleopa, l’altro non ha nome. Si deve ritenere che si tratti di un altro uomo e non di una donna, anche se forse il silenzio di Luca può essere allusivo. Forse nella sua reticenza l’evangelista ci lascia liberi, tacendo, di decifrare la presenza femminile. È quello che fa il nostro logo, infatti.

E proprio per ravvivare la responsabilità che i credenti, uomini e donne, «hanno nella conoscenza della Sacra Scrittura e nel mantenerla viva attraverso un’opera di permanente trasmissione e comprensione», la celebrazione della Messa di papa Francesco sarà arricchita da due momenti molto significativi.

I ministeri del lettorato e dell’accolitato

La S. Scrittura Parola di Dio all'uomo
La S. Bibbia

Per la prima volta sarà conferito, con un atto liturgico, il ministero del Lettorato e dell’Accolitato anche a donne. Come disposto da Francesco con la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio Spiritus Domini e con la Lettera al prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede il 10 gennaio dello scorso anno, i due ministeri sono stati aperti ai laici «in forma stabile e istituzionalizzata con un apposito mandato», mentre in precedenza il ministero del Lettorato e dell’Accolitato era riservato agli uomini perché veniva considerato propedeutico a un eventuale accesso all’ordine sacro. Per un approfondimento cliccare QUI.

Riceveranno il ministero del lettorato alcuni fedeli, laici e laiche, in rappresentanza del popolo di Dio, provenienti da Corea del Sud, Pakistan, Ghana e da varie parti dell’Italia.

Il ministero del catechista

L’altro importante momento sarà il conferimento, da parte del Papa, del ministero di Catechista. Di fatto tale ministero è sempre esistito, ma deve la sua istituzione canonica alla Lettera apostolica in forma di Motu Proprio Antiquum Ministerium, il 10 maggio del 2021. Anche in questo caso il ministero sarà conferito a uomini e donne.

Per mezzo di questo rito, la liturgia di domenica vuole dare risalto agli innumerevoli laici che hanno contribuito alla diffusione del Vangelo attraverso l’insegnamento catechistico.

«Uomini e donne animati da una grande fede e autentici testimoni di santità che, in alcuni casi, sono stati anche fondatori di Chiese, giungendo perfino a donare la loro vita. Anche ai nostri giorni tanti catechisti capaci e tenaci sono a capo di comunità in diverse regioni e svolgono una missione insostituibile nella trasmissione e nell’approfondimento della fede». Così li definisce il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.

Saranno presenti, per ricevere il ministero di catechista, due laici provenienti dall’Amazzonia; due fedeli dal Brasile che si occupano della formazione dei catechisti; una donna proveniente dal Ghana. Inoltre, il presidente del Centro Oratori Romani, fondato dal catechista Arnaldo Canepa, che dal 1945 dedicò più di quaranta anni della sua esistenza alla fondazione e direzione di Oratori per ragazzi; un laico e una laica provenienti da Łódź e da Madrid. A causa delle restrizioni sanitarie vigenti, non sarà possibile la presenza di due fedeli provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo e dall’Uganda.

La Domenica della Parola: il rito

Il ministero del Lettorato e dell’Accolitato e quello di Catechista verranno conferiti attraverso un rito, preparato dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; rito che sarà celebrato per la prima volta. Prima dell’omelia verranno convocati tutti i candidati chiamati per nome e presentati alla Chiesa. Dopo l’omelia, a quanti accedono al ministero del Lettorato verrà consegnata la Bibbia, Parola di Dio che sono chiamati ad annunciare. Ai catechisti sarà affidata una croce, per esprimere il carattere missionario del servizio che si apprestano a svolgere.