Sono poche, oggi, le persone che hanno memoria visiva di questa chiesa, consacrata a Piombino nel 1929 e completamente distrutta dai bombardamenti del 1944. Fu realizzata per ardente desiderio di padre Giustino Senni che, rendendosi conto del totale degrado culturale e sociale della borgata operaia del Cotone (a quell’epoca era così), voleva dotarla almeno di una chiesa con servizi educativi annessi. Scomodò addirittura il papa e il re pur di ottenere aiuti per il suo progetto, e andò persino in America per fare una colletta fra gli immigrati italiani. Nelle sue lettere dall’America raccomandava ai confratelli di mandare avanti ed aprire l’asilo, piuttosto che la chiesa, come opera più necessaria per accogliere, educare e sfamare i bambini di famiglie molto povere.
Non vide terminata la bella chiesa del Cotone per cui tanto aveva faticato: morì prematuramente il 21 febbraio 1929, lasciando nel lutto la città anticlericale di cui con le sue opere caritative aveva conquistato il cuore.
La chiesa del Cotone fu terminata pochi mesi dopo, intitolata alla Madonna del Rosario e consacrata il 6 ottobre 1929 dal vescovo mons. Giovanni Piccioni. Ironia della sorte, la chiesa sarà distrutta dai bombardamenti del 1944.
Sarà ricostruita nel 1958 in stile più moderno. Per una storia più particolareggiata, vedere QUI.
Solo coloro che erano bambini negli anni della guerra possono ricordare di aver visto la vecchia chiesa, elegante nella sua imponenza. Eppure, alcuni di queste persone hanno i propri nipoti o bisnipoti alla scuola media, e allora perché non recuperare anche per le nuove generazioni una memoria locale forte?
Così, gli alunni della II della prof. Maria Dell’Amico si sono accinti al lavoro. Un lavoro semplice ma coinvolgente, con pochissimi mezzi e tanto entusiasmo. Basta il progetto originario, esistente presso l’archivio storico della parrocchia dell’Immacolata, una scatola di cartone, forbici, colla… e buona volontà.
Al lavoro!
La buona volontà non manca, l’aiuto dell’insegnante c’è sempre…
… e la chiesa del Cotone prende forma nella sua semplicissima realizzazione. Naturalmente, il lavoro pratico si è accompagnato agli opportuni approfondimenti di carattere storico.
Che ve ne pare?