Alla Verna l’età delle grandi costruzioni non è ancora terminata, perché manca ancora l’ala che fa capo a quello che oggi si chiama Chiostro S. Chiara e che per tre secoli si chiamerà Chiostro delle stalle. Troviamo anche, a inizio secolo XVII, una serie di piccole acquisizioni di una certa importanza, come la Cappella degli Uccelli…
1600-1603: il Santuario della Verna affrescato in Vaticano
Il Santuario della Verna viene rappresentato dal pittore fiammingo P. Brill (1554-1626), insieme ad altri luoghi di spiritualità monastica, negli affreschi della Sala del Concistoro del Palazzo Pontificio nella Città del Vaticano (VdV LXXII n. 3 1998).
1602: la Cappella degli Uccelli
Costruzione della cappella degli Uccelli lungo la strada che sale dalla Beccia, per iniziativa di F. Lucido da Colzano (Guida, p. 32). Ricorda il luogo in cui, secondo la tradizione, S. Francesco al suo arrivo alla Verna fu accolto e salutato da una moltitudine di uccelli del bosco.
I Benefattori di Firenze donano il Ciborio dell’altar maggiore (Menabbio ed. 1702, p. 81).
3 ottobre 1602: l’edicola del Faggio dell’Acqua
Cade il faggio nella cui cavità S. Francesco e i suoi frati tenevano l’acqua benedetta, ritenuta di virtù taumaturgica soprattutto per le malattie degli occhi. Al suo posto, per iniziativa del laico F. Donato da Gello, viene edificato, presso la cappella del Cardinale, un tabernacoletto con una tavola rappresentante S. Francesco in atto di bagnare la mano nell‟acqua del faggio (Savelli, cap. 6-8; Monte Santo p. 57).
1603: Unificazione delle Province e Custodie
Le Province Osservanti Fiorentina e Senese, e le rispettive Custodie Riformate, si unificano formando una sola Provincia Osservante e una sola Custodia Riformata Toscana (Terrinca p. 212 s. § 1-4).
1604: Nuovo altare nella chiesa grande
Erezione a cura di Cristoforo Montini da Sarna, nella chiesa grande, del primo altare a sinistra, inizialmente dedicato all’Assunta, poi a S. Antonio da Padova (Monte Santo p. 81). Il quadro dell’Assunta che originariamente vi si trovava è attualmente in deposito nella vecchia chiesa parrocchiale di Chiusi.