Una banana da sei milioni di dollari

La banana da sei milioni di dollari
Comedian di Maurizio Cattelan. Disegno di Ulisse – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=124675698

Lo sapevate, vero? una banana è stata venduta al prezzo di sei milioni di dollari, dopo di che l’acquirente… l’ha mangiata!

Detta così, la notizia non ha senso. Dobbiamo invece sapere che la banana, una vera banana commestibile e marcescibile, era un’opera d’arte dal titolo Comedian: era la banana attaccata al muro con un po’ di nastro adesivo da Maurizio Cattelan. Essendo un’opera d’arte, è stata venduta all’asta per 6 milioni e 200mila dollari. Chi l’ha acquistata è l’imprenditore cinese Justin Sun, la cui offerta ha superato di gran lunga la base d’asta fissata a 800 mila dollari, andando persino oltre le stime degli esperti che si aspettavano di chiudere la vendita a 1 – 1,5 milioni di dollari. Sun ha dichiarato che dopo averla comprata, la mangerà: “Mangerò personalmente questa banana come parte di questa esperienza artistica unica”. Detto e fatto: si è mangiato davvero sei milioni e 200mila dollari in pochi bocconi, davanti alle telecamere a Hong Kong, commentando: È buonissima. E falla anche essere cattiva…

Oh, certo: chi ha comprato l’opera ha comprato un concetto, non una banana che di per sé sarà costata 30 centesimi su una bancarella. Il fruttivendolo, quando lo ha saputo, è rimasto allibito, ma Sun ha promesso che gli comprerà 100mila banane da distribuire in tutto il mondo per celebrare il legame tra vita quotidiana ed arte. Inoltre, la banana dell’installazione va sostituita di quando in quanto, perché non si può lasciare a marcire sul muro. Si tratta quindi di un’opera che si rinnova continuamente e rivive sotto le cure del suo proprietario.

Cosa commentare?

La Nona Ora. Foto di Von Mark B. Schlemmer from New York, NY, USA – Guggenheim NOV2011 Cattelan 5 (particolare), CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=84699928

Di commenti ne avrei tanti, nessuno positivo: ma io non ho vena artistica. A dir la verità, per questo mi sembra di essere in buona compagnia. Nel 1999 Cattelan aveva presentato come opera vivente  un gallerista milanese, appendendolo a una parete della galleria con del nastro adesivo grigio. Al termine della prestazione lo sventurato fu ricoverato al pronto soccorso privo di sensi. Nello stesso anno 1999, l’opera La nona ora raffigurava papa Giovanni Paolo II a terra colpito da un meteorite.

Di commenti ne faccio uno solo, quello che mi è venuto per primo: con 6 milioni e 200mila dollari, quanti pasti caldi ad altrettanti poveri avrebbe potuto fornire l’acquirente? È vero che una critica di questo genere viene fatta anche a proposito delle opere d’arte che si trovano nelle chiese, con una differenza sostanziale però: quelle opere d’arte sono patrimonio universale e sono fruibili da tutti portando bellezza nel mondo, la banana da 6 milioni di dollari… se l’è mangiata uno solo!