Viaggio nella Bibbia. Isacco

Isacco incontra Rebecca, di Andrea Vaccaro – Museo del Prado, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=7619490

Isacco ha un ruolo particolare nella saga dei patriarchi. Non compare quasi mai da solo nel racconto, ma pressoché soltanto come figlio (di Abramo), sposo (di Rebecca), padre (di Giacobbe ed Esaù). Eppure ha caratteristiche proprie.

Il ciclo di Isacco (Genesi 26-35)

Il testo biblico si sofferma più brevemente su Isacco, che compare più che altro in veste di figlio di Abramo o di padre di Giacobbe, ed anche di sposo di Rebecca. Sembra quasi che non abbia una vita propria.

Accomunato con Abramo nella stessa fede provata, nella patristica (ma anche, già, nel Vangelo di Giovanni) Isacco è stato interpretato come figura del Cristo, che porta sulle spalle il legno della croce. Il tardo giudaismo ha esaltato il sacrificio volontario di Isacco, senz’altro in polemica latente con l’esaltazione cristiana del sacrificio di Gesù. Come Abramo, anch’egli è segnato dal tema della benedizione:

«Abita nel paese che io ti indicherò… e io sarò con te e ti benedirò, perché a te e alla tua discendenza io concederò tutti questi territori, e manterrò il giuramento che ho fatto ad Abramo tuo padre. Renderò la tua discendenza come le stelle del cielo… tutte le nazioni della terra saranno benedette per la tua discendenza» (Gn 26,2 ss.; anche 25,11; 26,24; 26,29).

Dato, probabilmente, lo scarso materiale che gli agiografi avevano a disposizione, la storia di Isacco sembra quasi un replay della vita di Abramo.

Un replay

Vita di AbramoVita di Isacco
Carestia che spinge Abramo in Egitto
Avvenenza di Sara e suo rapimento
Patto con Abimelech a Bersabea
Sterilità di Sara
Costruzione di altari e invocazione del nome del Signore
Carestia che spinge Isacco in Gesar
Avvenenza di Rebecca e suo rapimento
Patto con Abimelech a Bersabea
Sterilità di Rebecca
Costruzione di altari e invocazione del nome del Signore

Quello che Isacco porta di proprio, si può dire, è la profondità e delicatezza di affetti familiari, per cui è tutt’altro che una figura sbiadita, schiacciata da una parte da suo padre Abramo e dall’altra da suo figlio Giacobbe:

  • l’obbedienza filiale (cap. 22)
  • l’amore per Rebecca (cap. 26)
  • la predilezione per Esaù, forte e virile, a preferenza del tranquillo ed astuto Giacobbe
  • l’amarezza per le due mogli hittite di Esaù.

La vita familiare che si profila nel testo biblico è di grande vivacità e umanità di sentimenti e di debolezze, e ci prepara alla vicenda di Giacobbe, avventurosa e complessa, piena di slanci di fede e soprattutto di fragilità umana.