Il ventun, San Tommè…

Il ventun San Tommè
San Tommaso di Carl Heinrich Bloch, chiesa di Ugerløse – Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=45225425

Il ventun San Tommè… Così recita la vecchia filastrocca dei santi di dicembre:

«Il ventun, san Tommè, la Chiesa canta,

e ’l venticinque vien la Pasqua santa!».

Per la filastrocca, vedere QUI.

Ma invano cercheremmo oggi, nel calendario dei Santi, un san Tommaso festeggiato il 21 dicembre. Vi troviamo san Michea profeta, un san Temistocle martire, e i più recenti santi sacerdoti cinquecenteschi Domenico Spadafora, domenicano, e Pietro Canisio, gesuita; il tedesco Peter Friedhofen, dell’Ottocento, e i martiri vietnamiti Andrea e Pietro.

Ogni epoca, infatti, ha le sue specifiche forme di santità; ma dove è finito, invece, san Tommaso, l’apostolo, menzionato nell’antica filastrocca? Antica, appunto, di molto precedente alla riforma del 1969, quando la festa di san Tommaso apostolo è migrata al 3 luglio; ma prima il Messale la registrava al 21 dicembre come «doppio di II classe». Esisteva allora, infatti, una minuziosa gerarchia anche nelle feste, che si dividevano, tutte, in classi. La festa di San Tommaso apostolo era, fra quelle dei santi, una delle più importanti.

Agiografia

San Tommaso apostolo ci è noto, dal Vangelo di Giovanni, per la sua incredulità, che si arrende solo di fronte al Risorto professando la più grande fede: «Mio Signore e mio Dio!». Dopo la Pentecoste, la Scrittura niente più dice di lui. Secondo tradizioni extra bibliche, Tommaso l’incredulo sarebbe stato l’apostolo che andò più lontano degli altri a testimoniare la fede in Cristo.

San Tommaso avrebbe così evangelizzato la Siria, poi la città di Edessa in Mesopotamia, infine Babilonia. Secondo Eusebio di Cesarea, nel 52 si sarebbe spinto via mare fino all’India sud -occidentale. Lì, a Muziris nel Kerala, viveva una fiorente colonia ebraica. San Tommaso convertì gli ebrei ed anche molti indiani, la maggior parte delle caste superiori; questo aiutò Tommaso a proseguire senza ostacoli la sua evangelizzazione.

Dopo essersi recato in Cina, tornò in India e cominciò a evangelizzare le popolazioni della costa orientale. Morì martire a Mailapur nell’India sudorientale, secondo la tradizione, trafitto da una lancia, nel 72. 

I Cristiani di San Tommaso

Un presepe davanti alla chiesa del Buon Pastore. Padnekad, Kanhangad – Di Vijayanrajapuram – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=54710710

Sia gli ebrei che gli indiani convertiti furono inizialmente chiamati «cristiani di san Tommaso» oppure «Nazareni» (in lingua locale, Nazrani). La comunità cristiana si mantenne nei secoli adottando il rito siriaco. Il vescovo metropolita proveniva dalla Persia. Con l’arrivo dei portoghesi di Vasco de Gama (1498) iniziò un processo di latinizzazione dei Cristiani di San Tommaso. All’ultimo censimento, i Cristiani di San Tommaso cattolici erano quasi tre milioni, gli ortodossi un milione e trecentomila.