Piombino: il Torrione ospita i rondoni e viene riconosciuto «Monumento vivo»

Foto di Stefano Benucci, CC BY-SA 4.0 – https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Piombino_Piazza_Edison_con_Rivellino_Torrione_e_Statua_di_Icaro.jpg

Finora era il borgo di Campiglia Marittima a distinguersi per la cura particolare mostrata verso i rondoni. Ma da adesso anche Piombino (sì, questa città industriale tanto deprezzata dal punto di vista ambientale per il suo recente passato siderurgico) ha il suo riconoscimento. Il Torrione del Rivellino (anno di costruzione 1212) non sarà più solo uno dei monumenti – simbolo cittadini, ma è ufficialmente un «Monumento vivo».

Il Comune di Piombino ha infatti accolto la richiesta presentata dall’Associazione Monumenti Vivi, con una motivazione specifica: nel torrione nidifica una particolare colonia di uccelli, appartenenti alla specie Rondone pallido Apus pallidus, che costruisce i propri nidi nelle caditoie sommitali appendendoli alle pareti. Non solo: a Piombino lo fa con una modalità inconsueta, creando una sorta di amaca, modalità finora non documentata altrove nel nostro Paese, al di fuori di un solo caso, ovvero nella Torre di Calafuria a Livorno.

I Monumenti Vivi

Il volo del rondone. Di stavros karabinas from Thessaloniki, Greece – _DSC6909-1Uploaded by Snowmanradio, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11511115

I Monumenti Vivi sono edifici che rappresentano veri e propri centri di biodiversità, in un ambiente interamente costruito dall’uomo e povero di elementi naturali. Chi li gestisce attua misure di protezione e interventi di gestione che garantiscono la tutela della fauna, nell’interesse delle generazioni presenti e future. Si tratta in prevalenza di edifici e siti del nostro patrimonio culturale, nei quali si realizza la tutela integrata dei beni culturali e ambientali. L’Associazione Monumenti Vivi si occupa proprio di sensibilizzare all’importanza e la necessità di tutela della biodiversità animale accolta da un edificio, soprattutto se storico.

L’Associazione Monumenti Vivi ricorda che è importante permettere il mantenimento delle specie benefiche urbane. Queste specie comprendono il rondone (comune, pallido, maggiore), la rondine e il balestruccio; i rapaci diurni come il gheppio, il falco pellegrino e il grillaio; rapaci notturni come la civetta, il barbagianni e l’allocco. Poi ci sono i chirotteri come varie specie di pipistrello e di vespertilio, e i rettili come il geco e la lucertola muraiola.

Rondoni, rondini, balestrucci, chirotteri, gechi e lucertole presentano un’alimentazione esclusivamente insettivora e possono essere considerate armi biologiche contro insetti dannosi per l’agricoltura, molesti e vettori di patogeni: basti pensare alle zanzare.

Sulla differenza tra rondini, balestrucci e rondoni, vedere QUI.