
Il testo ebraico dei salmi pone in alcuni passi molti problemi critici e talvolta si deve ricorrere a congetture per interpretarlo correttamente. Non si tratta mai, però, di problemi teologici, ma solo letterari.
La versione dei salmi nella traduzione dei LXX è fra le peggiori dell’intera Bibbia. Dato che le differenze fra il Testo Masoretico dei Salmi e la versione che ne danno i LXX non si spiegano con le sole scelte interpretative del traduttore, si suppone che i LXX avessero sotto gli occhi un testo ebraico diverso dal TM.
Il testo dei salmi a Qumran
Nel 1947 a Qumran furono scoperte, grazie al vagabondare di una capra seguita da due giovani beduini, alcune grotte contenenti giare piene di rotoli antichissimi, i cosiddetti Rotoli del Mar Morto, risalenti ad un periodo che va dalla metà del II secolo a.C. al 68 d.C., quando i qumranici dovettero fuggire davanti alla legione X Fretensis comandata da Tito che andava ad assediare Gerusalemme.
Il rotolo 11QPsa di Qumran contiene 46 salmi che testimoniano come si presentasse un testo ebraico del I secolo a.C., di mille anni quindi più vecchio del più antico testimone dell’intero Testo Masoretico (Codex Petropolitanus, anno 1008 o 1009 d.C.). Questo documento sostanzialmente conferma il Testo Masoretico, salvo piccole varianti solitamente ortografiche. Per gli ultimi 50 salmi l’ordine di 11Q è diverso da quello del TM, ma poiché quest’ultimo coincide con i LXX si può pensare non che nel II secolo a.C. l’ordine dei salmi fosse ancora fluido, ma che a Qumran si usasse una sorta di breviario con raggruppamenti di salmi di carattere liturgico.
La Bibbia dei Settanta

Per Bibbia dei Settanta (LXX) si intende la prima versione greca delle antiche Scritture ebraiche. Nacque in ambiente greco per due motivi:
- Gli ebrei della diaspora, che vivevano in ambiente greco, non capivano più, a livello popolare, la lingua dei padri. L’ebraico era divenuto per loro, come il latino per noi, la lingua della Scrittura e dello studio, e non era più compreso dalla gente comune. Perciò si rendeva necessaria una traduzione che permettesse a tutti di capire quello che poi si leggeva in sinagoga.
- La religione ebraica, per la sua elevatezza morale e spirituale, attirava l’attenzione dei pagani colti, che sentivano anche il bisogno di leggere la Sacra Scrittura – in greco, la lingua comunemente conosciuta e parlata nel bacino del Mediterraneo.
Perciò, a partire dal III secolo a.C., si iniziò a tradurre la Bibbia ebraica in greco, incominciando dalla Torah che i LXX chiamarono Pentateuco. La traduzione ebbe un grande successo perché metteva moltissime persone in grado di leggere la Bibbia. Nacque addirittura una leggenda, secondo cui fu il re di Egitto Tolomeo II Filadelfo a chiedere la traduzione agli anziani di Gerusalemme, i quali inviarono ad Alessandria d’Egitto 72 esperti. Essi, ospitati nell’isola di Faro in 72 cellette separate, senza più comunicare l’uno con l’altro, impiegarono 72 giorni e 72 notti a tradurre i sacri testi. Quando uscirono e confrontarono le 72 traduzioni, – miracolo! – esse erano tutte uguali (il numero 72, nella gematria [numerologia] ebraica, corrisponde al Nome del Signore). La versione fu perciò chiamata, arrotondando il numero, Bibbia dei Settanta (LXX). La leggenda è contenuta nell’apocrifa Lettera di Aristea e in Filone di Alessandria.
Nel caso del Salterio (furono i LXX a chiamarlo così), spesso i LXX offrono lezioni preferibili al TM, per esempio Sal 22,17 e Sal 110,3.
Testo masoretico | Versione dei Settanta | |
Salmo 22,17 | Hanno circondato come un leone mani e i miei piedi. | Hanno scavato le mie mani e i piedi. |
Salmo 110,3 | Il tuo popolo impegni, nel giorno della tua forza in ornamenti sacri dal grembo dall’aurora a te (è per te) rugiada della tua nascita. Congettura sul significato: Il tuo popolo sta pronto nel giorno del tuo valore, in sacri ornamenti; dal grembo dell’aurora, per te è la rugiada della tua gioventù. | Con te il principato nel giorno della tua potenza negli splendori dei santi; dal seno prima dell’aurora io ti ho generato. |
Comunemente si dice che il Salterio della tradizione cristiana è quello dei LXX e non quello del TM, perché era la Bibbia greca dei Settanta la versione usata dalla comunità cristiana delle origini all’indomani della Pentecoste. Però Gesù ha usato un Salterio ebraico, e non greco, e da questo dato di fatto non si può prescindere.
La Volgata

Mentre nella Bibbia ebraica e greca il Salterio apre la collezione degli Scritti o Libri didattici o Sapienziali, nelle Bibbie latine i salmi sono stati trasferiti al secondo posto dopo Giobbe.
S. Gerolamo ha usato dapprima i LXX per rivedere la Vetus latina (le antiche traduzioni latine), dando così un testo che è entrato nel breviario ambrosiano.
In Palestina ha poi proceduto sulla base delle Esaple di Origene ad una ulteriore revisione che fu adottata nelle Gallie (Salterio Gallicano) e poi fu assunto da Pio V nel 1568 come parte della Volgata.
Finalmente, fra il 390 e il 405, San Gerolamo condusse a termine una versione dall’ebraico, de ebraica veritate, lo Psalterium iuxta Hebraeos. Fu la versione buona, mai usata però nella Chiesa.
Il Vaticano II ha infine promosso una nuova versione dei Salmi che conservasse lessico e sapore della Volgata ma con l’acquisizione dei recenti contributi critici: è la Neo-Volgata del 1979.