Il Tenente Colombo compie 54 anni

Il Tenente Colombo
L’assassino è il commissario. Di NBC Television – Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=16540910

Non c’è dubbio: è proprio lui, riproposto incessantemente dai canali televisivi. Impermeabile stropicciato che nemmeno un barbone lo vorrebbe, aria spaesata, apparenza trasandata e innocua, Peugeot sgangherata, sembra un signor nessuno, e invece… E invece è il più acuto detective che la storia del Giallo abbia mai inventato. Geniali nevrotici dalla logica insuperabile, estrosi belgi dalle cellulette grigie impareggiabili, zitelle pettegole dalla mente simile a una chiavica, investigatori privati hard, avvocati penalisti, detectives in corsia, schiere di risolutori di delitti inspiegabili, andatevi a nascondere: il re dei detective è lui, il Tenente Colombo di cui non si sa il nome, di cui non si vede mai la moglie anch’ella innominata, e di cui è innominato persino il cane che si chiama Cane…

Dal Whodunit all’Inverted Detective Story

Il giallo classico, così chiamato in italiano dal colore della copertina, in inglese Mistery, è il Whodunit (contrazione dell’inglese Who has done it? = Chi l’ha fatto?): un investigatore scopre l’autore di un delitto in base agli indizi rintracciabili, spesso anche fuorvianti. Il lettore ne sa quanto lui, cioè, inizialmente, niente: l’arte del narratore è quella di condurre progressivamente alla soluzione dell’enigma, talvolta assolutamente imprevedibile. Gli autori di questi gialli sono legione.

Poi viene lui, il Tenente Colombo, e cambia le regole del gioco. Addio Whodunit! Lo spettatore assiste in diretta all’attuazione del crimine, conoscendone persino le motivazioni. Quindi, che razza di Mistery è, se si sa già tutto?

Il precedente biblico del Tenente Colombo

E qui viene la genialata, dovuta a  Richard Levinson e William Link: passare dal Whodunit al Howcatchem (Come catturarlo), una Inverted Detective Story in cui il lettore o spettatore sa già tutto quello che sa l’assassino ma il bello consisterà nel seguire il processo con cui l’investigatore individuerà il colpevole. Il Tenente Colombo è l’esempio più noto di questo procedimento, anche se non è il primo: ci sono parecchi di questi racconti polizieschi invertiti a partire da R. Austin Freeman  che lo ha inventato in tempi moderni (1912), passando per autori come Dorothy Sayers fino alle serie tv recenti come Detective in corsia, Monk e Criminal Minds. Ma volete saperne una bella? Il Tenente Colombo ha già un antenato nella Bibbia.

Il Tenente Colombo dell’antichità è, nell’espansione greca del libro di Daniele (cap. 13), il giovane veggente che denuncia i vecchiacci accusatori della casta Susanna. Il lettore sa già tutto, sa già che trovandola fedele allo sposo lontano i due perfidi vecchi accusano falsamente Susanna di adulterio. Mentre la portano al luogo dove sarà lapidata, il giovane Daniele insorge proclamandone l’innocenza. E la dimostra mediante la discordanza dei particolari forniti dagli iniqui nelle loro testimonianze. Non c’è niente di nuovo sotto il sole, direbbe il vecchio Qoheleth: ma per gli appassionati, vedere e rivedere il Tenente Colombo non stanca mai…

Delitti di lusso

Naturalmente per il Tenente Colombo si tratta sempre di delitti di lusso elaborati da menti sopraffine, altrimenti, se fossero crimini in ambienti di bassa lega commessi da menti rozze in un impeto di passione, che gusto ci sarebbe? No, il Tenente Colombo deve avere pane per i suoi denti, in modo da andare per le lunghe, e più volte possa tornare indietro con il suo tormentone: “Oh, just one more thing”, “Ah, solo un’ultima cosa…”. È spettacolare vedere che sta intuendo, da piccoli particolari che tutti tralasceremmo ma che non sfuggono alla sua mente acuta, chi è l’assassino. Secondo una ammissione di Peter Falk che l’ha magistralmente interpretato, pare che questo momento sia quello in cui Colombo inizia a parlare della moglie. Fateci caso, la prossima volta che  lo vedrete…