La Bibbia dall’ABC. Il serpente e la donna

Il serpente si rivolge ad Eva, miniatura del Codex Aemilianensis (994), Real Biblioteca del monastero di El Escorial. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15948624

Perché il serpente si rivolge proprio alla donna? In fondo, nella logica del racconto, aveva due possibilità: poteva rivolgersi alla donna come all’uomo.

Interpretazioni rabbiniche

Il midrash spiega:

«Il serpente aveva ragionato così: Se vado da Adamo so che non mi ascolterà. Andrò da Eva e lei mi darà retta, perché le donne sono curiose e più facili da sedurre».

Questa è una spiegazione di carattere psicologico, abbastanza maschilista: è facile usare lo stereotipo della donna curiosa e suggestionabile, sostanzialmente emotiva.

Secondo un’altra interpretazione rabbinica, basata sulla casualità, l’uomo in quel momento è assente, essendo partito per andare ad ispezionare la terra di cui ha la responsabilità, oppure, dopo essersi unito alla moglie, si era addormentato. Sì, proprio così: l’uomo non c’era, o se c’era… dormiva!

Una terza interpretazione, di carattere emotivo, afferma che il serpente era preso da passione per la donna, e la voleva sedurre (vedere, poi, quanto narrato in Genesi 6,1 ss.). Alcuni miti spiegano la prima nascita di un essere umano con l’incontro di una donna col serpente, legato appunto alla divinità lunare, dea della fecondità.

Interpretazione storica

Un altro tipo di spiegazione si riferisce ad una polemica contro la corte salomonica, nel contesto storico in cui è nato il documento Jahvista. La corte di Salomone, nella sua vecchiaia, era dominata dalle figure femminili delle principesse straniere che il re aveva sposato nel fare alleanza con i sovrani loro padri. Queste principesse erano pagane ed avevano indotto l’ormai anziano re Salomone ad adorare i loro idoli. Secondo i numeri biblici, Salomone si era fatto un harem di 700 mogli e 300 concubine (1 Re 11,3-10: l’evidente esagerazione è simbolica), mostrando di appoggiarsi sulle alleanze politiche e di lasciarsi corrompere dai culti stranieri. Secondo l’agiografo, questo suo andar dietro alle mogli straniere sarà causa della dolorosa divisione del Regno (1 Re 11,11-13). C’è sì, quindi, una polemica anti-femminile, ma è da contestualizzarsi nella situazione del Regno al tempo di Salomone, quando questo antico racconto ha preso forma.

Inoltre, il serpente, sacro alla dea lunare presso i popoli cananei, ha una particolare affinità col mondo femminile perché è la luna che, secondo le tradizioni popolari, sovrintende alla fecondità ed alla maternità.