Il Regno di Aslan: un sito e una “rivista”

Il Regno di Aslan: un sito e una rivista. Aslan in turco significa "Leone". Foto di pubblico dominio
Aslan (pubblico dominio)

Il Regno di Aslan: un sito e una “rivista”. Il sito lo vedete in questo momento: potete leggere QUI i motivi di questa scelta. Perché anche una “rivista”, per quanto minima, allora?

Veramente, l’idea della rivista («Il Regno di Aslan: un’avventura») ha preceduto quella del sito. Sul cartaceo mi sentivo sicura, online molto meno. Perciò ho iniziato a produrre degli articoli che ho assemblato in forma di periodico (anche se periodico non è), e con maggior titubanza mi sono avventurata sul terreno del web. È successo che il web si è rivelato più malleabile del previsto, più veloce, ma questo lo sapevo; mi ha preso la mano, e spesso precede quanto vado preparando per il formato cartaceo.

I due non coincidono: le notizie corrono veloci, in tempo reale, on line, per cui il blog è più adatto per certe cose, mentre per altre si rivela migliore la rivista. Così adesso ho due linee parallele, non coincidenti, da seguire.

Il logo World Wide Web di Svilen.milev in Wikimedia
World wide web di Svilen.milev in wikimedia

Nel frattempo si sono anche delineati gli ambiti degli articoli: a quegli originari, biblico e lewisiano, si sono aggiunti quello dantesco, quello letterario-cinematografico, e se ne stanno profilando altri, come l’attenzione al magistero di papa Francesco, all’agiografia (figure di santi), ovviamente al mondo degli animali e più genericamente alla Casa comune che è questa nostra terra, a persone da non dimenticare, e così via, in attesa di vedere dove questa attenzione ci conduce.

Una pubblicazione in cerca di nome

Detto per inciso, io continuo a parlare di “rivista”, ma non so neppure come chiamarla, questa minima pubblicazione concepita per essere cartacea ma che cartacea non è perché i costi e l’organizzazione sarebbero troppo impegnativi; quindi è telematica anch’essa, però facilmente stampabile se uno vuole.

Non è un periodico perché anche questo sarebbe troppo impegnativo richiedendo l’autorizzazione del tribunale e un direttore responsabile iscritto all’albo dei giornalisti… così è solo una piccola pubblicazione che esce quando può. «Il Regno di Aslan: un’avventura» mi sembra un titolo appropriato per questa minima realtà incipiente e senza nome, che periodico non si può chiamare. Il nome di rivista sarebbe troppo ambizioso, quello di tabloid forse potrebbe andare solo per il formato che è ridotto; se ve ne viene in mente un altro avvertitemi.

A questo punto, non mi resta altro che unire le due realtà, quella cartacea e quella online, “postando” sul blog i pdf del cartaceo (una volta o l’altra parleremo anche degli sviluppi o involuzioni della lingua italiana) per renderlo più accessibile.

Lo faccio adesso e lo farò di quando in quando, a beneficio dei miei 25 lettori. La frase è del Manzoni, che di lettori poteva aspettarsene ben più di 25, e persino io ne ho un po’ di più; trasferire a me la sua  celebre ironia è solo presunzione. Tuttavia, la uso per affetto, per stringere maggiormente la relazione con chi ha voglia di seguirmi. Così… buona lettura.