
Abituati come siamo a cani e gatti, certamente anche a varie specie di uccellini e di pesci, e poi roditori vari, tartarughe, magari furetti, c’è sempre da stupirci quando veniamo a conoscere specie strane di animali che vivono liberi nella natura, ma così strani che a stento si crede che esistano davvero…
Uno di questi è sicuramente il grande potoo (Nyctibius grandis), un volatile dell’America centrale e meridionale che sembra un personaggio da cartone animato o un muppet piuttosto che un essere reale. Fortunatamente per lui, non è minacciato di estinzione: l’unica minaccia nota è il disboscamento.
In Argentina il potoo è chiamato kakuy o cacuy dal vocabolo quechua che significa “restare”; in Bolivia guajojo, dal suono del verso che emette. In Brasile e Paraguay è detto urutau dal guaranì guyra / “uccello” + tau / “fantasma”. Scientificamente, come anche in italiano, si chiama nittibio per la vita notturna che conduce.

È un insettivoro dalla grande testa, largo becco e grandi occhi, che si nutre di grandi insetti volanti cacciati di notte dalla cima di un ceppo a mo’ di trespolo. Durante il giorno si appollaia in posizione verticale sui ceppi degli alberi, mimetizzato a tal punto che sembra parte del ceppo stesso, praticamente invisibile. Sempre sulla cima di un ceppo ad almeno 10 metri dal suolo la femmina depone un unico uovo maculato che poi sarà covato da entrambi i genitori. I potoo sono monogami e si prendono cura in ugual misura, padri e madri, della prole. L’uovo si schiude dopo un mese dalla deposizione e il pulcino impiega circa due mesi per divenire autonomo. Un pulcino di pochi giorni pesa già più di 200 grammi… L’unica difesa dai predatori è, per genitori e figli, il mimetismo in una posizione di assoluta immobilità paragonabile al congelamento.
Nel video che propongo potete anche vedere il pulcino…