Il Palio di Santa Anastasia: una tradizione plurisecolare riportata in vita

Il Palio di Santa Anastasia
Il parroco di S. Antimo, don Cyprien, benedice il Palio

Piombino, nota come città industriale, ha una storia e un cuore medievale di tutto rispetto. E una tradizione antica a Piombino, quella del Palio di Santa Anastasia, è stata rinnovata da qualche decennio per celebrare la patrona cittadina.

Palio di Santa Anastasia: una tradizione della Signoria di Piombino rinata in tempi recenti

Il cuore antico di una città moderna

Il Palio di Santa Anastasia

Piombino ha la fama di città industriale, adesso in declino. Conserva però un cuore antico, medievale, con un centro storico assai pittoresco. Ancor più pittoresco è il Porticciolo, di origine pisana, la cui memoria più antica sono le Fonti di Marina, anno 1248.

Fonti di Marina, epoca del dominio pisano, 1248. Le teste di animale sono attribuite a Nicola Pisano. Di Prof.Quatermass – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=10783704
Il Porticciolo di Marina, qui in una foto dei primi del Novecento, è rimasto pressoché intatto
Rivellino e Torrione. Di Stefano Benucci – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=94366199

Il Rivellino è una storica fortificazione la cui origine è attribuita a Rinaldo Orsini – marito di Caterina Appiani – nel 1447, in vista dell’assedio degli spagnoli di Alfonso VI, assedio che infatti non riuscì. La torre è la parte più antica del complesso, risalendo ben al 1212, quando Piombino era libero comune, unica testimonianza superstite di quell’epoca. Vi si apriva la Porta a Terra della città.

È in occasione delle celebrazioni in onore di Santa Anastasia, che viene festeggiata l’8 maggio, che questo cuore medievale viene “rispolverato” in grande stile e rievocato con il Palio degli arcieri.

Il Palio di Santa Anastasia

Il Palio di Santa Anastasia
In gara per la conquista del Palio

È sin dal 1471 che si hanno notizie dell’usanza del Palio in onore di Santa Anastasia. In quell’anno, infatti, un’ordinanza da parte degli Anziani deliberava l’organizzazione di un Palio annuale per i festeggiamenti della patrona della città.

Il Palio di Santa Anastasia

A quei tempi il Palio era una corsa di cavalli, che rappresentavano i Rioni della città. Al vincitore veniva assegnato il “Palio”, un drappo offerto dal Signore di Piombino (a quell’epoca Signoria, poi Principato dal 1594).Successivamente questa usanza, in un periodo non ben definito, è andata in declino.

La tradizione antica è stata ripresa in occasione del XVII Centenario del martirio della Santa nel 1987, e da lì si sono nuovamente sviluppate celebrazioni e manifestazioni accompagnate da rievocazioni storiche.