Viaggio nella Bibbia. Il Nome di Dio

Il NOme di Dio
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Tra le obiezioni che Mosè oppone alla chiamata divina, ne troviamo una abbastanza curiosa: «Io non so il tuo Nome» (Esodo 3,13). Cioè, conosce il nome “Dio”, ma dice di non conoscere il nome proprio di Colui che lo chiama.

Elohim è un termine generico per “dio (dèi)”, si può attribuire a una qualsiasi divinità, e Mosè teme di non avere alcuna credibilità tra gli Israeliti se dice loro solo che gli è apparso un elohim ma non conosce il nome personale di Dio. Quindi, nel v. 13, pone a Dio una domanda molto specifica e diretta: “Qual è il tuo nome?”.

La risposta di Dio, tuttavia, non è altrettanto diretta: «E Dio disse a Mosè: “Io sono quello che sono”. E disse: Così dirai agli Israeliti: ‘Ehyeh mi ha mandato da voi’”» (Esodo 3,14).

La risposta di Dio sembra illogica. Ehyeh asher ehyeh non è il nome di Dio. Come Egli chiarirà presto, e come è ovvio in tutta la Bibbia ebraica, il nome di Dio è YHWH. In nessun altro passo dell’intera Bibbia ebraica Ehyeh asher Ehyeh — o anche solo Ehyeh (Io Sono) — viene usato come nome di Dio. Che YHWH sia, in effetti, il nome proprio è chiarito nel versetto successivo:

«Dio disse ancora a Mosè: “Dirai così ai figli d’Israele: ‘YHWH, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe, mi ha mandato a voi’. Questo sarà il mio nome per sempre, questa sarà la mia denominazione per tutta l’eternità”» (Genesi 3,15).  

Dunque, il nome di Dio è in realtà YHWH, ed è ciò che Mosè deve dire agli Israeliti, il suo unico nome per sempre. A Mosè viene detto di usare di nuovo il nome YHWH nel v. 16, verso gli anziani d’Israele, e di nuovo nel v. 18, verso il Faraone.

Il Nome di Dio: Ehyeh e Jhwh

La maggior parte dei commentatori, antichi e moderni, presume che l’espressione iniziale «ehyeh asher ehyeh» (v. 14: Io sono chi sono) sia una premessa che spiega il significato del nome che Dio sta per rivelare. 

Il fatto che il v. 14 non si adatti bene al suo contesto (Mosè non ha chiesto il significato del nome di Dio, ma solamente quale sia) e che nessun passo successivo faccia uso di questo nome, dimostra che il versetto potrebbe essere stato inserito in un secondo tempo nel testo. Rimuovendolo completamente, infatti, si ottiene un testo coerente:

Mosè disse a Dio: «Quando sarò andato dagli Israeliti e avrò detto loro: “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi”, e mi avranno chiesto: “Qual è il suo nome?”, che cosa risponderò loro?». Dio disse a Mosè : «Così parlerai agli Israeliti: YHWH, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe, mi ha mandato a voi. Questo sarà il mio nome per sempre, questa sarà la mia denominazione per tutta l’eternità».

Quindi, il v. 14 dovrebbe essere considerato un supplemento redazionale che si limita ad anticipare e spiegare il senso del Nome che sarà rivelato.