Lettura continua della Bibbia. Il Nazireato (Numeri 6)

Il Nazireato
San Giovanni Battista Di Cristofano Allori – Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4596304. Il Battista è un esempio di nazireo

Il capitolo 6 del libro dei Numeri tratta di un voto speciale che ogni israelita, uomo o donna, può fare: il nazireato. Il voto viene fatto in piena libertà, oppure può essere richiesto dal Signore. Fatto il voto, per un periodo determinato di almeno 30 giorni o per tutta la vita, la persona del nazireo appartiene al Signore.

Il Nazireato: gli obblighi che comporta

Ogni obbligo assunto col voto di nazireato manifesta un particolare aspetto della speciale relazione dell’uomo con il Signore. Infatti, con il nazireato la persona consacrata esce dalla sfera della profanità ed entra in quella della sacralità.

Il nazireo dovrà astenersi dal vino e dalle bevande inebrianti, e non mangerà uva, né fresca né secca. Il vino deve essere evitato a causa degli effetti che potrebbe produrre, riconducendo la persona nella sfera della profanità.

Per tutto il tempo del voto il nazireo non potrà radersi il capo; i capelli dovranno essere lasciati crescere spontaneamente, senza che il rasoio possa passare sul suo capo. Questo particolare aspetto esteriore dà visibilità alla condizione del nazireo.

Un altro obbligo è quello di tenersi lontano dalla sfera della morte che per la Legge di Mosè è la massima fonte di impurità, evitando persino di partecipare ai funerali. Questo divieto assimila il nazireo alla consacrazione del sommo sacerdote, che non poteva partecipare alle esequie neppure dei propri genitori.

Nel caso in cui involontariamente il nazireo si fosse contaminato, o avesse rotto il voto accidentalmente, avrebbe dovuto purificarsi come se il tempo del voto fosse scaduto e avrebbe dovuto iniziare il nazireato da capo.

Scioglimento del nazireato

Se il voto era temporaneo, il nazireo al compimento dei tempo stabilito si doveva presentare all’ingresso del santuario con offerte per il Signore e lì radersi i capelli e bruciarli nello stesso fuoco del sacrificio di comunione. Dopo, il nazireo tornava a bere vino, libero dal suo voto: non era più persona consacrata al Signore.

Alcuni personaggi biblici, tuttavia, furono nazirei per tutta la vita: l’esempio più noto è Sansone (anche se trasgredisce tutti i suoi obblighi), ma anche Giovanni Battista, chiamati ad essere nazirei sin dal seno della madre. Come esempio di voto temporaneo, invece, conosciamo quello di S. Paolo (Atti 18,18).