Il mondo è in guerra. E non parlo solo di questa guerra fra Russia e Ucraina: novantesimo giorno; tre mesi! È una pazzia, soprattutto nella nostra civiltà (se così si può chiamare) così sofisticata e supertecnologica. Eppure la guerra si trascina ancora. Una fra le tante cose storte nel mondo che Dio ha creato…
C.S. Lewis ha da dirci qualcosa anche su questo. Secondo la fede cristiana, Dio ha creato il mondo, e tuttavia alcune delle cose che in esso vediamo – molte, moltissime, direi – sono contrarie alla sua volontà. L’universo sembra essere continuamente in guerra. Tuttavia queste cose storte non derivano da lui, ribadisce lo scrittore in uno dei suoi capolavori, Mere Christianity.
Mere Christianity
Preferisco il titolo originale alla brutta traduzione italiana Il cristianesimo così com’è: com’è come? Come si presenta agli altri? Oppure, come è andato a finire? Il senso di quel «Mere», in «Mere Christianity», è quel nucleo della fede cristiana rappresentato da, asseriva già San Vincenzo di Lérins, quod ubique, quod semper, quod ab omnibus creditum est: Ciò che ovunque, sempre e da tutti è stato creduto. È la fede di Nicea e di Costantinopoli, di Efeso e di Calcedonia.
Con ciò, Lewis intendeva quell’essenza della fede cristiana prima e al di là delle diverse declinazioni confessionali, che presentavano contrasti anche forti nella chiesa cristiana d’Inghilterra, la chiesa anglicana – lacerata da correnti, chiesa alta, chiesa bassa, chiesa larga… alle quali Lewis contrapponeva un Mere Christianity, un cristianesimo «puro e semplice». L’aggettivo inglese «mere» ha una perfetta corrispondenza con l’italiano «mero», ma mi rendo conto che si tratti di un termine poco usato nel linguaggio corrente. La sua traduzione potrebbe essere il più comprensibile Il cristianesimo puro e semplice. Certamente, sempre meglio del titolo ad effetto delle edizioni GBU: Scusi, qual è il suo Dio?
Dobbiamo raddrizzare ciò che nel mondo è andato storto
Il cristianesimo è una religione combattiva, afferma Lewis. Ritiene che Dio abbia creato il mondo: che lo spazio e il tempo, il caldo e il freddo, e tutti i colori e i sapori, tutti gli animali e le piante siano cose «uscite dalla Sua testa», come un racconto dalla testa di un uomo. Ma ritiene pure che nel mondo creato da Dio moltissime cose siano andate storte, e che Dio esiga da noi che le raddrizziamo, e lo esiga a gran voce.
Ma perché il mondo è andato storto?
«Questo, naturalmente, suscita un quesito gravissimo – scrive l’autore. – Se il mondo è stato fatto da un Dio buono, perché si è guastato? E per molti anni io ho semplicemente rifiutato di ascoltare le risposte cristiane a tale quesito, perché pensavo: “Qualunque cosa diciate, e per abili che siano le vostre argomentazioni, non è molto più semplice e facile dire che il mondo non è stato fatto da un essere intelligente? Tutti i vostri argomenti non sono soltanto un complicato tentativo di sfuggire all’evidenza?”. Ma poi mi imbattevo in un’altra difficoltà».
Da dove proviene l’idea di storto e diritto?
«Il mio argomento contro Dio era che l’universo sembrava tanto crudele e ingiusto. Ma dove avevo preso questa idea di giusto e ingiusto? Uno non dice che una linea è storta, se non ha una certa idea di una linea diritta. Con che cosa confrontavo questo universo, per definirlo ingiusto? Se tutto lo spettacolo, per così dire, era brutto e insensato dalla A alla Z, perché io, che fino a prova contraria ne facevo parte, reagivo contro di esso con tanta violenza?
Quando cade in acqua, un uomo si sente bagnato, perché non è un animale acquatico: a un pesce non succede. Naturalmente avrei potuto rinunciare alla mia idea di giustizia dichiarando che si trattava solamente di una mia idea privata e personale.
Ma allora, anche il mio argomento contro Dio sarebbe crollato, perché si fondava sull’affermazione che il mondo era realmente ingiusto, e non già semplicemente che non corrispondeva alle mie fantasie».
Se possiamo dire che esiste il buio, significa che esiste la luce
«Sicché nell’atto stesso in cui cercavo di dimostrare che Dio non esiste — che tutta la realtà, in altre parole, è priva di senso -, mi trovavo costretto a presumere che una parte della realtà (cioè la mia idea della giustizia) fosse piena di senso.
Di conseguenza, l’ateismo risulta troppo semplice. Se tutto l’universo fosse privo di senso, non scopriremmo mai che ne è privo: così come se nell’universo non ci fosse luce e quindi non ci fossero creature provviste di occhi, non sapremmo mai sapere che esso è buio. Buio sarebbe una parola senza significato».
Questo, Lewis lo scrive in apertura del secondo capitolo: «Che cosa credono i cristiani». Per poi proseguire, nel paragrafo intitolato «L’INVASIONE»), con le sue argomentazioni.
Ebbene, se l’ateismo è troppo semplice, dice Lewis, anche il cristianesimo annacquato lo è: quello che pensa che c’è un buon Dio in cielo e tutto va per il meglio, tralasciando tutte le dottrine difficili e terribili sul peccato e l’inferno e il diavolo e la redenzione. Ma le cose reali non sono semplici. Sembrano semplici, ma non lo sono. Molto spesso, il semplicismo viene adottato da persone che vogliono distruggere il cristianesimo: ne fanno una versione adatta a un bambino di sei anni, la attaccano e il loro gioco è fatto.
Oltre ad essere complicata, la realtà è anche bizzarra e non prevedibile. Non è quello che ti aspetti. Ci mostra un universo che è ovviamente cattivo e apparentemente senza senso, ma contiene creature come noi che sappiamo che l’universo è cattivo e privo di significato. Ma in realtà non abbiamo esperienza che a qualcuno piaccia la cattiveria solo perché è cattiva. La malvagità risulta essere la ricerca di qualcosa di buono nel modo sbagliato. È una bontà stravolta.
Il Potere cattivo, per essere cattivo, deve prendere in prestito o rubare al suo Avversario. Ecco perché il cristianesimo ha sempre detto che il diavolo è un angelo caduto. Non è una semplice storia per i bambini. È un vero riconoscimento del fatto che il male è un parassita, non una cosa originale. I poteri che permettono al male di continuare sono le stesse cose buone: determinazione, intelligenza, bell’aspetto, esistenza. Il cristianesimo pensa che questo potere oscuro sia stato creato da Dio, che fosse buono quando è stato creato, e che è andato storto – un potente spirito malvagio che era ritenuto essere il Potere dietro la morte, la malattia e il peccato.
Territorio occupato dal nemico
«Per il cristianesimo, come per il dualismo, il nostro universo è in guerra. Ma per il cristianesimo non si tratta di un conflitto tra potenze indipendenti, bensì di una guerra civile, di una ribellione: e di noi viviamo in una parte dell’universo occupato dal ribelle.
Territorio occupato dal nemico: ecco cos’è questo mondo. Il cristianesimo è la storia di come il legittimo re è sbarcato – sbarcato, potremmo dire, in incognito – e ci chiama tutti a partecipare a una grande campagna di sabotaggio. Quando andiamo in chiesa andiamo in realtà ad ascoltare la radio clandestina dei nostri amici: per questo il nemico cerca con tanto impegno di impedire che ci andiamo, facendo leva sulla nostra presunzione e pigrizia e snobismo intellettuale.
So che qualcuno mi chiederà: “Ma davvero, ai giorni nostri, vuoi rimettere in scena il buon vecchio diavolo… zoccoli, corna e tutto?”. Beh, non so quanto c’entrino i giorni nostri, e su zoccoli e corna non mi formalizzo. Ma per altri versi la mia risposta è “Sì”. Sul suo aspetto personale non pretendo di sapere nulla. Se qualcuno desiderasse conoscerlo meglio, gli direi: “Sta’ tranquillo. Se ci tieni davvero, lo conoscerai. Che poi ti piacerà fare la sua conoscenza è un’altra questione”».
L’universo è in guerra, e noi viviamo in un territorio occupato dal nemico. Non dimentichiamo che Lewis ha tenuto queste conferenze alla Bbc nella Londra bombardata dai tedeschi, e che quando parla dell’ascolto di una radio clandestina organizzata dalle potenze amiche ha in mente le trasmissioni di Radio Londra indirizzate alle popolazioni europee continentali. L’edizione italiana era aperta dalle prime note della Quinta sinfonia di Beethoven, probabilmente perché corrispondevano secondo l’alfabeto Morse alla celebre V di Winston Churchill (un audio, con alcuni messaggi in codice, QUI).
Tempo di guerra. Novantesimo giorno
Intelligence britannica. La Russia ha aumentato l’intensità delle sue operazioni nel Donbass, ma finora «ha raggiunto solo successi localizzati, in parte concentrando le unità di artiglieria». Comunque, se la linea del fronte del Donbass si dovesse spostare più a ovest, questo estenderà le linee di comunicazione russe e «probabilmente vedrà le sue forze affrontare ulteriori difficoltà di rifornimento logistico». I carri armati di ultima generazione più celebrati da Mosca sarebbero stati schierati nella battaglia di Severodonetsk: sono stati progettati proprio per i combattimenti urbani, che è lo scenario in corso nella città dell’Ucraina orientale. La loro particolarità è la corazza impenetrabile per molti razzi. Ma sono anche molto costosi eimpiegarli ora potrebbe rappresentare un colpo fatale alla già dissestata industria bellica russa.
Stato maggiore delle forze armate di Kiev. L’esercito russo ha spostato sistemi missilistici tattici Iskander-M nella regione bielorussa di Brest, a una distanza massima di 50 chilometri dal confine con l’Ucraina. La minaccia di attacchi missilistici e aerei dal territorio della Repubblica di Bielorussia è in crescita.
La crisi del grano
La Cnn ha pubblicato nuove foto satellitari del porto di Sebastopoli, in cui due navi russe sembrano caricare grano ucraino rubato. Le immagini della Maxar Technologies, datate 19 e 21 maggio, mostrano le navi – la Matros Pozynich e la Matros Koshka – attraccate accanto a silos di grano, con il cereale che si riversa da un nastro in una stiva aperta. Secondo il sito di tracciamento navale MarineTraffic.com, entrambe le navi hanno lasciato il porto; la Matros Pozynich sta navigando nel Mar Egeo, verso Beirut. La Crimea, annessa alla Russia, produce in effetti poco grano, a differenza delle regioni ucraine di Kherson e Zaporizhzhia, ricche di colture, immediatamente a nord.
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba comunica: «I ladri russi rubano il grano ucraino, lo caricano sulle navi, passano dal Bosforo e cercano di venderlo all’estero. Invito tutti gli Stati a rimanere vigili e a rifiutare qualsiasi proposta di questo tipo. Non comprate il grano rubato. Non diventate complici dei crimini russi. Il furto non ha mai portato fortuna a nessuno». L’Egitto ne ha rifiutato l’acquisto.
Una nota delle ferrovie lituane riferisce invece che è arrivato in Lituania il primo treno con un carico di grano ucraino che da esportare tramite i porti del Paese baltico. Si tratta di una consegna di prova allo scopo di valutare l’efficacia di rotte alternative nell’impossibilità di utilizzare i porti ucraini, bloccati dalle ostilità con Mosca.
Per gioco… o sul serio
Secondo il Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu), i servizi speciali russi usano come cavallo di Troia i giochi per smartphone destinati ai bambini, per ottenere informazioni sulle posizioni del nemico. «In una delle app, i partecipanti devono cercare delle scatole contenenti premi virtuali da scambiare con moneta elettronica. Durante il percorso i bambini scattano foto dell’area, delle infrastrutture militari e sensibili nei vari insediamenti».
Vanno a ruba i francobolli ucraini emessi per celebrare la sfida del soldato in servizio sull’Isola dei Serpenti il 24 febbraio, primo giorno dell’invasione russa, all’indirizzo dell’ammiraglia russa Moskva. La seconda edizione riporta la scritta «fatto, e all’orizzonte la nave russa non si vede più: infatti è affondata. La cartolina con i francobolli affrancati a Kiev può costare anche 900 dollari.
Profughi
Viminale: sono 120.859 le persone in fuga dalla guerra in Ucraina arrivate finora in Italia: 63.057 donne, 17.544 uomini e 40.258 minori.
Gli auguri di papa Francesco al patriarca Kirill
«La festa di san Cirillo, il grande apostolo degli slavi, mi dà l’opportunità di mandarle i miei saluti e di assicurarla nella preghiera per Sua Santità e per la Chiesa affidata alla sua cura pastorale. In questi giorni prego il nostro Padre celeste che lo Spirito Santo ci rinnovi e ci rafforzi nel ministero del Vangelo, specialmente nei nostri sforzi per proteggere il valore e la dignità di ogni vita umana».