Il mese delle rose

Il mese delle rose
Il giardino della Torretta a Bologna. Il colombaccio fa da padrone sulla fontanella

Di solito ritraggo il mare, l’ambiente che mi è più congeniale; ma queste foto vengono da Bologna, da mia figlia Sara, dal giardino delle suore della Torretta. È il mese delle rose.

È finalmente esploso maggio, e con esso la fioritura dei vari ambienti. Ecco le rose, regine dei fiori; inchinatevi, ecco le Loro Maestà!

Il mese delle rose

Il mese delle rose

Sono molto diverse dalle umili bocche di leone, o dai semplici convolvoli, o addirittura dai fiori di carota selvatica che costellano le ripe di macchia mediterranea, asciutta e brulla, composta da una vegetazione spontanea stentata, capace di adattarsi a situazioni estreme di salinità e di aridità. Davvero piante coraggiose, quelle che costituiscono la macchia mediterranea sotto il sole e il vento e senza pioggia.

Pianta delicata, invece, la rosa. Pianta orgogliosa e pretenziosa, almeno in apparenza. Vanta un’origine nobile, dalla Cina e dalle grandi civiltà mediterranee, ma indulge anche al simbolismo: di purezza, di amore, di segreto. Nel cristianesimo, poi, diviene simbolo mariano. Nella cultura, nel suo stesso nome (il nome della rosa), è infatti portatrice di qualcosa di essenziale e immutabile:

«What does a name mean?
The thing we call a rose
would smell just as sweet
if we called it by any other name».

«Che cosa significa un nome?
Ciò che noi chiamiamo una rosa
lo stesso dolce profumo avrebbe
se la chiamassimo sotto qualsiasi altro nome»

(William Shakespeare, Romeo e Giulietta, Atto II, Scena II).

Sapete che in latino la prima parola che si impara a declinare è proprio Rosa? Così abbiamo Rosă, rosae, rosae, rosam, rosă, rosā… Ebbene, paradossalmente il nome Rosa non ha neppure origine indoeuropea, cioè non nasce dal latino e neppure dal greco. Viene, infatti, dalla Persia!

Il mese delle rose

Legata proverbialmente al mese di maggio, rappresenta il rigoglio della primavera, il trionfo della vegetazione. Maggio è il mese delle rose.

Maggio benedetto (A. Enriquez)

Per le tue rose
candide e porporine
e per le roselline
che s’apron rugiadose
nella siepe che va lungo la via,
sii benedetto, o mese d’allegria!

Per l’operoso stuolo
delle api, che gli umori
raccolgono dai fiori,
e pel dolce usignolo
ch’empie i boschi di grata melodia,
sii benedetto, o mese d’allegria!

Per tutta la dolcezza
che c’infondi nel cuore,
maggio, che in ogni fiore
dischiudi una carezza
ed un miracolo sei di cortesia,
sii benedetto, o mese d’allegria!

Il mese delle rose

Ma quando, a sera, scatta l’irrigatore automatico, allora… tutto, nel giardino, si prepara a riposare avvolto dalla oscurità nascente come in una morbida coperta. Arrivederci, dunque, alla mattina!