Siamo giunti finalmente alla costruzione di quello che è il grande convento che oggi conosciamo, ma non senza difficoltà, perché un furioso incendio distrugge l’edificio originario nel 1472. Il grande convento fu ricostruito nel biennio successivo solo grazie all’Arte della Lana e ai benefattori.
1464: Capitolo provinciale
Il Capitolo della Provincia è celebrato alla Verna (Pulinari p. 47 n. 113).
1465: coro di S. Maria degli Angeli
Si pone il coro di legno in S. Maria degli Angeli sotto il guardianato di P. Iacopo d‟Alessandria (Iscrizione sulla porta del coro a destra: Opus Joannis de Burgo 1465 citata in Guida p. 60 s.; Miglio p. 7; 247). Il coro attuale è presumibilmente un rifacimento seicentesco (Guida p. 60 s.).
1468: il guardiano F. Pietropaolo Ugurgieri
Viene nominato guardiano della Verna F. Pietropaolo Ugurgieri da Siena (Memoriale f. 1v; Miglio p. 250). Di lui il Pulinari dice: «uomo di grand‘impegno e di non piccolo consiglio» (Pulinari p. 49 n. 123). Sarà nuovamente guardiano nel 1472.
1472: il grande incendio e la necessità della ricostruzione
Dopo un biennio di F. Filippo Bisticci da Firenze, durante il secondo guardianato di P. Pietropaolo Ugurgeri da Siena, un terribile incendio, divampato per l‟imprudenza dei servitori del card. Francesco Piccolomini di Siena, futuro papa Pio III (eletto il 22 settembre 1503, morirà il 18 ottobre dello stesso anno), distrugge tre quarti del convento: «in questo anno abbruciò el convento di questo sacro monte, el quale era antiquo, et le parte interiore facte tucte di legname».
Gli storici attribuiscono l’arresto dell’incendio all’apparizione di S. Lorenzo martire, di cui ogni sera dopo Compieta sarà poi fatta memoria. Il cardinale rifiuta di risarcire gli ingenti danni, e il convento sarà ricostruito dall’Arte della Lana e da elemosine ricevute dai frati (Mariano, p. 110 s.).
Lo stesso P. Ugurgieri, eletto vicario di Provincia, istituisce guardiano della Verna P. Filippo Bisticci; poi questi fu riconfermato nell’ufficio dal 1479 per 5 anni continui «perché non si trovava più acto per detto locho di luj, perché era homo di grande impegnio et arte, ornato di oratione et charità… di modo che era a tucti grato et charo et molto bono per decto locho; et solo costui sortì questo cogniome cioè el guardiano della Verna. Costui per sua faticha et industria acchattò tante helemosine dalla Arte della Lana di Firenze et dalli ciptadini che restaurò et compì in fino al fine questo convento come al presente appare» (Mariano p. 111).
2 marzo 1472: un’indulgenza
Marco, Cardinale di Aquileia, concede 100 giorni di indulgenza ai fedeli che daranno un’elemosina «ad reparationem et conservationem edificiorum» della Verna (CD p. 108 s. n. 70) «acciò più presto si restaurassj el convento» (1473-74).
Giugno 1473 – Settembre 1474: la ricostruzione
Il guardiano F. Filippo Bisticci da Firenze ricostruisce il convento distrutto dal violento incendio. Le relative entrate e uscite sono documentate accuratamente nel Libro di amministrazione (Giornale 1473-1478, ff. 1r46v, in Giornale B (1432-1625); cfr. Mariano p. 111).
Nell’opera di ricostruzione il Pulinari segnala l’umile impegno di F. Michele da Volterra, laico, uomo di intensa preghiera e di corpo robusto, il quale, «nel rifare il sacro convento della Verna, che era abbruciato, lui così vecchio, oltre le fatiche d‘ogni giorno, fu veduto nella sua vecchiaia spegnere la calcina con le proprie mani e con i piedi scalzi». Morì poi a S. Girolamo presso Volterra, in età di circa 100 anni (Pulinari p. 330 n. 6).
Se foste saliti alla Verna…
Se foste saliti alla Verna nell’anno del Signore 1472, avreste visto le rovine del convento, bruciato in un grande incendio causato dall’incuria dei servitori del card. Piccolomini. Costui non era il celebre umanista Enea Silvio, già papa col nome di Pio II, ma il nipote, elevato a sua volta al soglio pontificio col nome di Pio III nel 1503. Era ormai cardinale da 43 anni, ma solo una volta eletto papa fu ordinato sacerdote e consacrato vescovo. Aveva respinto ogni sua responsabilità nel confronti dell’incendio del convento della Verna, e ogni richiesta di risarcimento. Gli storici della Verna non fanno commenti, si limitano a notare: «Fu eletto papa col nome di Pio III, ma regnò solo 26 giorni e poi morì»!
Se poi foste saliti alla Verna negli anni 1473-1474, avreste potuto ammirare, ma dall’esterno, i lavori in corso per la ricostruzione del convento. E se foste saliti alla Verna nel 1475, avreste potuto ammirare da fuori la mole del grande dormitorio che era stato costruito, ma non avreste potuto accedere al chiostro nemmeno se maschi, poiché era in vigore la più rigida clausura. Tuttavia, qualcosa sta per cambiare a favore dei pellegrini…
Fonti di questo frammento di storia alvernina
Memoriale di cose notabili occorse alla Verna al tempo de‘ Minori Osservanti (1431-1625), Archivio del Convento (Ms L5)
Giornale B (1432-1637), Archivio del Convento (Ms B)
P. SATURNINO MENCHERINI OFM, Codice Diplomatico della Verna e delle SS. Stimate, Gualandi, Firenze 1924
F. MARIANO DA FIRENZE, Dialogo del Sacro Monte (1522) a cura di Ciro Cannarozzi, Pacinotti, Pistoia 1930
P. AUGUSTINO DI MIGLIO, Nuovo Dialogo delle Devozioni del Sacro Monte della Verna, Stampa Ducale, Fiorenza 1568
P. DIONISIO PULINARI, Cronache dei Frati Minori della Provincia di Toscana (1580 circa) a cura di P. S. Mencherini, Cooperativa Tipografica Arezzo 1913
P. SATURNINO MENCHERINI, Guida illustrata della Verna, Collegio S. Bonaventura, Quaracchi 1921 (1^ ediz. 1902)