
Se nelle culture più tradizionali d’Europa la Candelora, o «Candlemas Day», è una festa religiosa ancora sentita che serve popolarmente anche da previsione meteo, dall’altra parte del mondo, negli Stati Uniti e nel Canada, la festa del Due di febbraio, debitamente decristianizzata, sopravvive per l’aspetto meteorologico come «Giorno della Marmotta», in inglese «Groundhog Day».
Il Giorno della Marmotta

Il 2 febbraio è il Giorno della Marmotta e in tale giorno la marmotta Phil si esprime su che tipo di inverno ci attende, se breve o lungo. Di questa festa si ha notizia fin dal 1886, in Pennsylvania: si osserva la tana di una marmotta. Se questa, uscendo dalla tana, non vede la propria ombra perché il cielo è coperto e quindi resta fuori, significa che l’inverno è quasi finito; se invece il tempo è sereno e la marmotta, uscendo, vede la propria ombra, si spaventa e torna nella tana, l’inverno continuerà per altre sei settimane. La marmotta simbolo è Punxsutawney Phil, che vive a Punxsutawney, in Pennsylvania, e quest’anno ha pronosticato la prosecuzione dell’inverno. L’anno scorso pronosticò l’arrivo anticipato della primavera, e colpì nel segno.

Nessuna pretesa di scientificità: la previsione dell’anno precedente era errata, anzi l’errore si è ripetuto sei volte negli ultimi dieci anni, quindi il responso di Phil è tutt’altro che attendibile. Ma non importa: Phil è un’istituzione, e la tradizione dura da 139 anni.
In realtà si tratta di una tradizione importata negli USA dai popoli germanici, ma in nord Europa era legata ad altri animali, tassi o orsi. In Pennsylvania si è optato per la marmotta, forse più facile da reperire e osservare.
Per il filmato della cerimonia…
Un temibile concorrente per Punxsutawney Phil

L’usanza americana si è già ripetuta 139 volte, una volta all’anno a partire dal 1886, nel Giorno della Marmotta.
Adesso, per la prima volta dal 1887, gli scienziati americani hanno messo in dubbio l’affidabilità meteorologica della marmotta Punxsutawney Phil della Pennsylvania. La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha comunicato che solo il 35% delle previsioni di Phil si sono rivelate esatte. C’è invece un’altra marmotta, la marmotta Chuck di New York, che sta registrando un impressionante tasso di accuratezza dell’85% delle sue previsioni.

Magari Chuck, invece di affidarsi ad uno sguardo al cielo, consulta il meteo su Google…
Un giorno e un film

Legato al tema del tempo è anche il film omonimo, Il Giorno della Marmotta (1993), in italiano Ricomincio da capo. Il giornalista (Bill Murray) che si reca in Pennsylvania, a fare un servizio televisivo su Punxsutawney Phil, rimane inspiegabilmente intrappolato in un loop temporale e ogni mattina si ritrova a rivivere la medesima giornata senza riuscire a liberarsi. È stato calcolato che nel film il personaggio di Murray trascorra oltre 12 mila giornate nel loop, l’equivalente di 34 anni. Non si danno spiegazioni di questo fatto, e ciò vale ad accrescere l’alone di mistero e di interesse del film facendone una vicenda esemplare per chiunque.
Il fulcro del racconto, e forse anche il motivo del suo successo e della sua significatività, non consiste nel solo intrappolamento nell’anello temporale in sé e nella ricerca della soluzione per uscirne, ma nel cambiamento interiore e di comportamento che ne deriva. Infatti, l’antipatico protagonista uscirà dal circolo vizioso che lo intrappola solo quando avrà imparato che non può cambiare la sua situazione ma può migliorare quella degli altri.
Una curiosità: l’attore Bill Murray venne morsicato due volte dalla marmotta con cui girava le scene e dovette fare l’antirabbica.