
Nel suo complesso, il libro di Zaccaria si rivolge agli Israeliti rientrati nella terra dei padri dall’esilio. È un libro di consolazione, perché il popolo era sconfortato a causa delle difficoltà che doveva affrontare. Nel corso della lettura, però, il lettore nota dei cambiamenti nel testo.
I primi otto capitoli presentano l’attività di Zaccaria a Gerusalemme dal 520 al 518 a.C. circa, nel quadro storico in cui aveva predicato il profeta Aggeo. I due protagonisti ne sono il governatore Zorobabele, di stirpe davidica, e il sommo sacerdote Giosuè: su di essi si appuntano le speranze per una restaurazione. Queste speranze però vengono deluse, o almeno rimandate ad un tempo più propizio, che non si intravede nemmeno più a livello storico. L’attesa della venuta di Dio si proietta in un tempo lontano. È di questi temi che tratta la seconda parte del libro, detta DeuteroZaccaria, secondo molti studiosi composta verso la fine del sec. IV a.C. In realtà, dal punto di vista letterario si potrebbe distinguere in essa anche un TritoZaccaria (cap. 12 – 14; datati prima del periodo maccabaico, verso il 200 a.C.), e persino un altro autore, cui risalirebbe il “libretto dei due pastori” (11,4-17).
DeuteroZaccaria: Caratteristiche principali
Mentre nei primi 8 capitoli il profeta si esprime in prima persona, nel resto del libro il profeta resta anonimo, nascosto dietro il messaggio, che egli riporta direttamente sena formule introduttorie del tipo “Così dice il Signore” od “Oracolo del Signore”. Solo l’allegoria del pastore del cap. 11 è presentata in prima persona.
Nel DeuteroZaccaria (capitoli 9-14) il profeta sviluppa l’annunzio che anche le nazioni straniere faranno parte del popolo di Dio. Israele, assalito dalle nazioni, verrà purificato dai suoi peccati e il Signore lo salverà in una battaglia finale. In questi testi assume un maggiore rilievo la figura di un personaggio che instaurerà il regno di Dio, e che viene presentato in modo diversi:
- come un re umile e vittorioso,
- come un pastore buono,
- come un uomo trafitto e messo a morte.