
Chi frequenta la Verna conosce bene il corridoio delle Stigmate, un lungo andito che dalla basilica conduce alla cappella sorta sul luogo in cui S. Francesco ricevette nella sua carne la conformazione al Cristo crocifisso. Per parecchio tempo, dall’epoca di S. Francesco, circa tre secoli e mezzo, questo percorso era costituito solo da un sentiero impervio…
1578-1582: Costruzione del Corridoio delle Stigmate

Costruzione del corridoio delle Stimmate, largo m. 4 e lungo m. 78, per consentire lo svolgimento della processione quotidiana anche nelle condizioni climatiche peggiori. La forma è di loggia, scandita da 23 colonnette sul lato esterno. La parete a monte del corridoio fu subito affrescata, ma le pitture deperirono subito a causa delle intemperie (Memoriale f. 8 r).
Secondo quanto registra il succitato Memoriale di cose notabili, la parte iniziale del Corridoio, a partire dalla Cappella della Pietà, fu fatta costruire nel 1578 dal guardiano P: Alessandro da Montemignaio e l’anno successivo fu proseguita sotto il suo successore P. Lorenzo da Pratovecchio. Nel 1580 la costruzione andò avanti fino a raggiungere l’allora esistente cappella di S. Antonio Abare, cioè presso il cosiddetto Letto di S. Francesco. Fu portata a compimento nel 1582.
Dal lato sud ovest il Corridoio si apriva, come una loggia, su una fila di 23 colonnette; dal lato opposto, quello del monte, la parete venne interamente affrescata, ma di quegli affreschi, per le intemperanze climatiche, nulla rimane; anzi, la storia degli affreschi del Corridoio delle Stigmate fu assai movimentata… Una iscrizione del 1670, ancora visibile nel 1840, e non più esistente, recitava così:
“Il tempo che tutto consuma distrusse le pitture che dagli antichi Frati Minori furono dipinte in questo Sacro Chiostro…” (Mencherini, Guida, p. 125-126).
Diverse mani di pittori si sono succedute a restaurare o riaffrescare il Corridoio delle Stigmate, ultimo, nel Novecento, Baccio Maria Bacci di Firenze; ma ne riparleremo.