Papi e cinema: Benedetto XIV / Gino Cervi

Il cardinal Lambertini

Veramente, nella nostra indagine su Papi e cinema, Benedetto XIV non è stato portato sullo schermo da Papa, ma da cardinale: il Cardinal Lambertini, per la precisione, da uno strepitoso Gino Cervi.

Questo Papa settecentesco, bolognese, fu uno dei più incisivi che la storia della Chiesa ricordi. Teologo, giurista e abile diplomatico, promosse arti e scienze e fece avere a una delle prime donne laureate al mondo, Laura Bassi, una cattedra all’università di Bologna. Si fece tuttavia notare anche per le grandi doti umane e pastorali e si occupò attivamente della vita della Chiesa nella sua diocesi. Da Sommo Pontefice, tollerante e conciliante, rivelò elasticità mentale, apertura nei confronti dei non cattolici, ridusse le spese di corte a vantaggio dei poveri e si pronunciò contro lo schiavismo e a difesa degli indios. Riguardo agli ebrei, fu duro verso gli adulti, ma proibì il battesimo forzato dei bambini, che se ebrei potevano essere battezzati solo se i genitori li avevano abbandonati.

Riforme interne

All’interno della Chiesa riformò i costumi del clero e cercò di riportare la liturgia alla purezza originaria, controllando la devozione verso i santi, proibendo l’uso delle trombe nella celebrazione della Messa e togliendo teatralità alle funzioni religiose. Preservò il Colosseo dalla smantellamento progressivo consacrandolo alla memoria dei martiri e istituendovi la Via Crucis (Anno Santo 1750). Permise la lettura della Bibbia in volgare nelle versioni approvate dalla Chiesa. Fu l’autore della prima enciclica che la storia della Chiesa ricordi,  Ubi primum (3 dicembre 1740) e ne scrisse altre 31, dando impulso a tale tipologia di comunicazione fra Papi e popolo. 

Di lui, da cardinale e da Papa, si raccontano coloriti aneddoti infarciti anche di turpiloquio che il Papa non usava per offendere, ma per sdrammatizzare e per rimarcare. Era così inveterata in lui questa abitudine, che aveva dato incarico al maestro di camera di strattonarlo per la tonaca se avesse ecceduto, salvo poi sbottare in parole peggiori quando questi eseguiva…

Il Cardinal Lambertini: Una commedia e due film

L’intero film qui

Il commediografo bolognese Alfredo Testoni rese celebre Benedetto XIV facendone il protagonista della commedia Il cardinale Lambertini del 1906, dopo uno studio accurato dei documenti e delle testimonianze coeve al suo episcopato. La commedia, tra il 1906 e il 1921, ebbe più di mille repliche e fu poi portata sul grande schermo nel 1934 da Ermete Zacconi e poi da Gino Cervi, bolognese a sua volta, nel film del 1954 (con Sergio Tofano, Tino Buazzelli, Arnoldo Foà, Virna Lisi, Paolo Carlini, Carlo Romano, Gianni Agus), e in tv dall’omonimo sceneggiato televisivo del 1963, nuovamente interpretato da Cervi (con Mario Pisu, Camillo Pilotto, Mario Maranzana, Luigi Pavese).

L’intera opera teatrale qui

Sia la commedia che il film, godibilissimi, rendono l’idea di quale fosse lo spirito di carità ma anche di arguzia del Cardinal Lambertini, e di come abbia potuto trasporre questo stesso spirito nel suo ministero di Romano Pontefice dopo che i cardinali lo elessero con un conclave durato oltre sei mesi. Dopo sei mesi di conclave in cui non c’era modo di trovare un accordo, accettò il pontificato riconoscendo: “Se volete un Papa santo scegliete il cardinale Golti, se volete un politico il cardinale Aldovrandi, se volete un minchione scegliete me!”.